"In Valle d'Aosta le scorte di plasma e sangue sono sufficienti, ma questo non deve farci dormire sugli allori: di sangue ce n'è tanta necessità altrove e ce ne sarà sempre bisogno in futuro".
Così Carla Buzzelli, presidente dell'associazione onlus Fidas VdA, ha introdotto oggi a oltre 200 alpini riuniti nel salone conferenze della caserma Cesare Battisti di Aosta, la presentazione del progetto internazionale 'Health Spotting-Choose your future, choose life (Colleziona stili di vita sani-Scegli per il tuo futuro, scegli la vita) volto a promuovere la cultura della donazione contemporaneamente a una scelta di vita improntata alla salute psicofisica e ai valori solidali.
All'iniziativa, coordinata dal Colonnello Giovanni Santo, comandante del Reggimento Addestrativo alla 'Battisti', hanno preso parte l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Bertschy e Pierluigi Berti, primario del Servizio di Immunologia e Medicina Trasfusionale della Usl valdostana.
Il progetto è nato dalla necessità di promuovere e diffondere la cultura del dono del sangue, con la complicità di esperienze di solidarietà e di servizio sul territorio, con la partecipazione di professionalità impegnate al servizio della comunità per la crescita dei futuri cittadini valdostani.
“Oggi - ha sottolineato Buzzelli -oltre a illustrare i vantaggi derivanti dalla donazione del sangue, promuoviamo scelte civiche importanti rispettosi della propria e altrui vita".
Di rilevante importanza è anche il sostegno della dottoressa Silvia Magnani infettivologa in servizio presso l’Azienda UslVdA.