“Ma c’è una normativa che regola l’entrata dei cani al supermercato, visto che nelle scorse settimane un addetto della vigilanza del supermercato Lidl di Aosta mi ha inviato a uscire perché avevo in braccio il mio cagnolino?” È la domanda giunta in redazione da un lettore di Aostacronaca.it che si è chiesto perché in altri supermercati ci sono persino i carrelli per gli animali.
Nei supermercati i cani possono entrare; c’è infatti un decreto D.P.R. 320/54, Regolamento di polizia veterinaria, che consente l’entrata degli animali domestici nei supermercati, accompagnati sempre dal loro padrone e soprattutto, specifica il decreto: “tenuti sotto controllo/al guinzaglio”. “Eppure io tenevo il mio cagnolino in braccio” ribadisce il nostro lettore. E allora non rimane che affidarsi al buon senso dei gestori o cambiare supermercato.
Con l’aiuto di Maxizoo cerchiamo di capire meglio. La legge di riferimento è la 281/1991, Legge quadro in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo, recante “Regolamento di Polizia veterinaria” e che sostanzialmente dice che gli animali possono accedere a qualunque luogo pubblico o esercizio pubblico, salvo che non venga segnalato il divieto con apposito cartello. Ed è proprio questa segnalazione di divieto con apposito cartello che negli anni ha creato più di un fraintendimento tra esercenti di locali pubblici e proprietari di animali d’affezione. Per cercare di mettere un po’ di ordine in materia nel 2010 il Ministero del Turismo e l’Anci – Associazione nazionale comuni italiani – pubblicarono il testo di un’ordinanza tipo sul libero accesso di cani e animali d’affezione in strutture pubbliche e luoghi aperti al pubblico. Da allora molte città, province e regioni hanno adottato regolamenti che favorisono l’accesso di cani e gatti alle strutture pubbliche: uffici pubblici, ristoranti, mezzi di trasporto, in alcuni casi anche ospedali e strutture sanitarie come in Emilia Romagna, o le stesse spiagge pubbliche come appena approvato dalla regione Friuli Venezia Giulia, purché i cani siano tenuti al guinzaglio e, all’occorrenza, indossino la museruola e i gatti viaggino in trasportino. Unica eccezione è il divieto di accesso nei locali in cui vengono preparati e/o immagazzinati gli alimenti (Reg. Ce 852/2004).
Per capirsi: è vietato entrare nelle cucine di un ristorante con un cane (con o senza guinzaglio e museruola) ma non è vietato dalla legge sedersi al tavolo di un ristorante in compagnia del proprio cane.
Aspettiamo risposte dalla Lidl.