Palau è meno nota ai turisti di quanto non lo sia ai filatelici ossessionati dai rari francobolli di Babelthuap (Babeldaob); agli animalisti, decisi a incontrare a tutti i costi il mitico dugong - una specie di foca locale-; ai cacciatori di tesori alla ricerca di ricchezze favolose in fondo al mare. Questo perché Palau si è tenuta ai margini del boom turistico generale. Splendidamente isolata in mezzo alle acque smaglianti dell’Oceano Pacifico, la Repubblica di Palau (ottanta lussureggianti isolette di origine vulcanica e corallina, con capitale Ngerulmud - appena cinquecento abitanti a due passi da Melekeok - , su Babeldaob Island, ubicata a 20 chilometri a nordest dell’ex capitale Koror o Oreor), si trova all’altezza dell’abitato di Bislig (Mindanao), e cioè: a 600 miglia a est delle Filippine. Conosciuta dai navigatori del Pacifico in tempi lontani, Palau ammaliò gli Spagnoli del XVI sec., incantando più tardi anche Henry Wilson - il celebre Capitano - autore degli scritti sulle ex Los Palos Islands (1788). Ma torniamo ai giorni nostri.
A Palau. ‘Now’. A Palau,… adesso…
E sì, perché a Palau oggi si può arrivare velocemente in aereo da Taipei (Taiwan) in 3h e 29’ di volo a bordo degli aeromobili di China Airlines. A Taipei si sarà giunti direttamente da Roma con l’A350-900 del vettore di bandiera taiwanese; e dopo una notte trascorsa nel comfort de La Maison Hotel Taipei, raggiungere Koror, sull’omonima isoletta, sarà più che una piacevole escursione. Koror, diecimila abitanti, è una delle più pittoresche città del business del Pacifico. Il panorama dell’urbe si spalanca infatti su centinaia di giardini galleggianti - inizio delle cosiddette Rock Islands (250 cuscini di vegetazione fittissima e impenetrabile persino per gli animali) - note per aver offerto cibo e rifugio agli ultimi soldati giapponesi della guerra del Pacifico. Koror incanta.
Le abitazione in stile nipponico; le curiose ‘bai’, le case degli uomini a frontoni dipinti; il Belau (il nome tradizionale) National Museum, con il ‘suo tutto’ di Palau; le strade impregnate d’atmosfera, fiancheggiate da boungavillee in fiore; le svettanti palme da cocco e i braccianti della copra, sono il preludio di una permanenza indimenticabile nel BelMondo della Micronesia: chilometriche spiagge di sabbia bianca, finissima; villaggi disseminati nella lussureggiante vegetazione e immersioni spettacolari verso autentici giardini di coralli - teatro di pacifici scenari marini e relitti bellici incrostati di madrepore - .
Poi relax nella quieta atmosfera del Palau Plantation Resort in un tripudio di fiori e alberi rari, pensando a una mini-crociera su tipico natante palauano verso l’ex base del SolLevante alle Peleliu e ai lidi nascosti di Angaur in un ‘viviPalau’ memorabile. Palau: acque basse e limpidissime, magiche terre-emerse e fondali da fiaba, autentiche scoperte, snorkelling/diving/kayaking&fishing appaganti, blitz culturali e naturalistici guidati, dopo averli desiderati nelle luci inaspettate del Palau Pacific Resort ‘con quei colori che ammaliano al tramonto e all’alba’…
Notizie in valigia
Documento. Passaporto con almeno sei mesi di validità dalla data di ingresso nel Paese.
Come arrivare. In aereo, dall’Italia, con i collegamenti di China Airlines (tel. 06.4985606), via Taipei. Korean Air (tel. 02.72095654), vola a Koror da Milano e Roma via Seoul.
Mangiare e dormire. A Koror: Palau Pacific Resort, Cove Resort, Palau Royal Resort, Palau Plantation Resort.
A tavola. Coconut crab ‘granchi del cocco’, molluschi, pesci e crostacei, frutta tropicale e carni succose.
Da assaggiare: l’acqua di cocco!
Richiami turistici. Il mare e le lagune da immersioni. Le arene di polvere fossile. I siti d’archeologia militare e turismo storico. Il ponte Koror-Babeldaob Islands, la giungla impenetrabile, il villaggio di Airai, le cascate di Babeldaob e i luoghi delle riprese cinematografiche di ‘Inferno nel Pacifico’ con Lee Marvin e Toshiro Mifune, le caverne-antichi hangar per gli aerei, le spiagge di Ngiwal e Ngaraard e le enigmatiche pietre dette dell’House of Giants. A una cinquantina di chilometri a sud di Koror: le isole Peleliu, con Angaur, luogo dell’omonima battaglia (17-30 settembre 1944).
Acquisti. Tavolette scolpite con leggende ancestrali, modellini di canoe e di ‘bai’, vasi di legno , borse in fibra , francobolli…
Info. Palau Tourism Board, Koror, email: bureauoftourism@gmail.com
In calendario. Palau di Profondo Blu,www.palau.profondoblu.net , tel. 0331.421057.