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CULTURA | 12 settembre 2016, 08:00

Il Savt école saluta l’inizio del nuovo anno scolastico

Alessia Démé

Alessia Démé

Il Savt école, alla vigilia dell'avvio dell'anno scolastico, rivolge alle lavoratrici ed ai lavoratori della scuola, agli alunni ed alle loro famiglie il più caloroso augurio di un proficuo  e gratificante lavoro.

Certi che il compito educativo e di istruzione sia a vantaggio della comunità intera, il Savt chiede che alla scuola valdostana siano destinate tutte le risorse e le attenzioni di cui ha bisogno.

Quello che sta per iniziare sarà un anno carico di novità e di sfide, dovute, in primis, all'applicazione della riforma scolastica. Fin da subito gli insegnanti, i dirigenti scolastici e gli alunni saranno chiamati a confrontarsi con i nuovi adattamenti dei programmi e con la sperimentazione bi/plirilingue, sperimentazione che richiederà sforzi considerevoli nonché condivisione e dialogo tra tutti gli attori in campo.

L'anno debutta, però, con problematiche rimaste irrisolte o in attesa di risolversi.

Le graduatorie di merito del concorso ordinario, che non ha dato risposta alle richieste giunte da tutto il corpo insegnante di tentare di porre fine al precariato. Tanti insegnanti che sono stati bocciati alla prova scritta del concorso tornano ora a ricoprire una supplenza, ma vivono una sfida del nuovo anno scolastico con frustrazione rabbia. La promessa da parte del governo italiano di porre fine alla “supplentite” ed i mettere in cattedra i vincitori di concorso già entro il 15 settembre è stata in gran parte disattesa.

Il bonus per premiare i docenti più meritevoli si è rivelato un aggravio di lavoro per la scuola tutta (dirigenti scolastici, segreterie, docenti) per poi produrre risibili benefici. Sono stati più i proclami governativi innanzi all'opinione pubblica che i benefici economici per alcuni insegnanti. Il contratto di lavoro degli insegnanti e quello dei dirigenti scolastici non è stato rinnovato, mentre i carichi di lavoro aumentano, non fosse altro che per l'aumento della complessità della nostra società...

Gli abilitati magistrali e i laureati in scienze della formazione primaria vivono da almeno tre anni una vera e propria guerra tra poveri, guerra che si gioca nelle aule dei tribunali mentre il governo assiste senza decidere ed i precari soffrono uno stato di ansia e di incertezza che non può che fare del male all'intera comunità.  

Il Savt école chiede all'amministrazione regionale di avviare con urgenza la richiesta all'UniVdA per l'attivazione dei corsi di specializzazione per il sostegno, perché  vogliamo che la disabilità nella scuola sia vissuta come integrazione ed inclusione, ma, più le sfide sono impegnative, più richiedono preparazione e serietà.  

Sul tema dell'alternanza scuola/lavoro auspichiamo che vi sia la massima collaborazione tra scuola e mondo del lavoro, cosicché possa divenire per i ragazzi una occasione vera di avvicinarsi ai luoghi di lavoro e non si risolva in mere incombenze burocratiche o in simulazioni in aula (come peraltro anche la stessa legge di riforma della scuola prevede tra le sue soluzioni).

alessia démé (savt école)

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