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ECONOMIA | 31 marzo 2016, 11:34

Sull'autostrada Aosta-Morgex la Rav fa pagare anche le corse gratuite

L'imbocco di una galleria lungo il raccordo Aosta-Morgex (immagine dal sito web www.sim-srl.com)

L'imbocco di una galleria lungo il raccordo Aosta-Morgex (immagine dal sito web www.sim-srl.com)

Da oltre un anno il sistema di rilevamento Telepass sul tratto autostradale Aosta-Morgex funziona male, e talvolta conteggia a tariffa piena (8 euro e 10 centesimi a transito) anche i passaggi gratuiti dei pendolari.

Se ne sono accorti diversi utenti, alcuni dei quali sono anche riusciti a ottenere i rimborsi, ma chissà quanti invece non hanno controllato l'estratto conto e hanno pagato corse non dovute e per giunta destinate al rimborso da parte della Regione alla società che gestisce l'autostrada, in virtù di un accordo siglato nel 2012 tra la Presidenza della Giunta regionale e i vertici delle società Rav e Sav, concessionarie della A5.

L’agevolazione tariffaria è a favore dei residenti in Valle e permette di ottenere la gratuità di quattro transiti ogni otto, fino ad un massimo di 48 transiti effettuati nel corso del mese, su un tratto autostradale prescelto. I passaggi gratuiti sono rimborsati alle società dall'Amministrazione regionale.

Per ammissione stessa della società concessionaria Rav agli utenti che hanno reclamato per il disservizio, lungo il tratto Aosta-Morgex le antenne dei rilevatori telepass talvolta vanno in 'tilt', calcolando anche i passaggi gratuiti al costo pieno di 8,10 euro a transito. Sulla questione vi sarebbe stato recentemente un incontro tra i vertici Rav e Regione, di cui non sono noti gli esiti.

Intanto, agli automobilisti che, arrabbiati, si sono recati ai 'Punti blu' del servizio Telepass dislocati lungo l'autostrada valdostana, è stato spiegato che il guasto deve essere riparato dalla Società Autostrade e non è di competenza delle concessionarie Rav e Sav. In molti si sono lamentati per l'omessa comunicazione del grave disguido ai clienti abbonati al Telepass, ma finora le due società han fatto orecchio da mercante, limitandosi a rimborsare, dopo lunghe e minuziose verifiche, le corse pagate ingiustamente dagli utenti.

“C'è da augurarsi che quegli stessi transiti non siano stati anche rimborsati dalla Regione”, ha commentato un automobilista che nel 2015 ha sborsato quasi 60 euro per passaggi 'gratuiti' ma conteggiati e scalati sul suo telepass.

p.g.

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