/ CRONACA

CRONACA | 16 febbraio 2016, 17:09

Falsa carne valdostana, pm chiede 15 rinvii a giudizio

Indagine della procura aostana sulle bovine 'truccate' (immagine da sito web www.parks.it)

Indagine della procura aostana sulle bovine 'truccate' (immagine da sito web www.parks.it)

La procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti i 15 indagati nell'inchiesta "Blu belga", il cui filone principale riguarda un presunto traffico di bovini piemontesi resi valdostani, nel 2015, grazie a marche auricolari e microchip rimossi da mucche autoctone.

Sono coinvolti allevatori, intermediari, commercianti e un veterinario: Guido Chaussod, di 62 anni, di Nus; Paolo Moussanet (54) di Challand-Saint-Victor; Mathieu Chabod (20) di La Salle; Gabriele Empereur (71) di Gressan; Ezio Chabloz (53) di Sarre; Paolo Consol (62) di Issime; Albein Bagnod (37) di Challand-Saint-Victor; Camillo Pecco (54) di Gressoney-Saint-Jean; Marco Cerise (38) di Sarre; Franca Marcoz (56) di Brissogne; Cassiano Treboud (42) di La Salle; Alfredo Girod (32) di Fontainemore; Leo Montrosset (45) di Jovencan; Piergiorgio Collegni (47) di Nus; Andrea Piatti (53), veterinario dell'Usl della Valle d'Aosta, di Andrate (Torino). Le indagini del corpo forestale valdostano sono state coordinate dal pm Luca Ceccanti. 

A vario titolo sono contestati i reati di falso, soppressione di atti veri, violazione dei sigilli, violazione della disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande, omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale, maltrattamento e uccisione di animali, gestione di rifiuti non autorizzata, esercizio abusivo di professione.

 Tra i fatti contestati dagli inquirenti emergono: almeno 10 bovini di razza "Blu belga" acquistati da aziende agricole piemontesi e resi valdostani con l'applicazione di marche auricolari e microchip rimossi da mucche autoctone, sei animali maltrattati e uccisi, 17 carcasse smaltite illecitamente, 38 forme di formaggio "insudiciate" e invase da parassiti.

Ma anche un veterinario dell'Usl valdostana (Andrea Piatti) indagato per non aver denunciato la falsificazione dell'origine di tre mucche e un allevatore (Alfredo Girod) accusato di aver somministrato illecitamente un farmaco a base di ormoni umani ai suoi bovini. Dopo la chiusura delle indagini, nell'ottobre 2015, alcuni indagati si sono sottoposti a interrogatorio. 

Nell'udienza preliminare gli imputati potranno chiedere di essere processati con un rito alternativo (abbreviato o patteggiamento). Altrimenti spetterà al gup decidere per chi disporre il rinvio a giudizio (con il conseguente dibattimento in aula) e per chi il non luogo a procedere. 

ansa-rava

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore