Si avvicina una nuova vita per Palazzo Cogne, uno degli edifici storici più significativi della città, situato a pochi passi dal nuovo polo universitario. Nella seduta del Consiglio regionale del 19 giugno, l’Assessore ai beni e alle attività culturali Jean-Pierre Guichardaz ha aggiornato l’Aula sull’iter di valorizzazione dello stabile, rispondendo a un’interrogazione presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain.
Il Capogruppo Stefano Aggravi ha ricordato come già nel novembre 2024 fosse stata sollevata l’attenzione sul futuro dell’immobile, di proprietà regionale, indicato come sede ideale per una residenza universitaria. «Abbiamo sempre seguito con attenzione la questione legata al Palazzo Cogne – ha dichiarato Aggravi –. Apprendiamo che l’iter procede e sarà realizzata la procedura aperta per la selezione della società. Proseguiremo a monitorare l’evoluzione della situazione».
L’Assessore Guichardaz ha confermato che, dopo una fase di approfondite verifiche tecnico-amministrative, la Giunta ha approvato a fine dicembre 2024 la dichiarazione di pubblico interesse della proposta presentata da Ream Sgr, società torinese di gestione del risparmio immobiliare. Il progetto prevede la riqualificazione dell’edificio attraverso la costituzione del “Fondo Emilius”, al quale sarà trasferito il diritto di superficie dell’immobile.
«L’obiettivo – ha spiegato l’Assessore – è ristrutturare Palazzo Cogne e destinarlo prevalentemente a studentato universitario. È in fase di conclusione la predisposizione della documentazione necessaria per avviare la gara pubblica volta a individuare la società di gestione del fondo.»
Un’operazione che unisce la valorizzazione del patrimonio storico regionale a una concreta esigenza della comunità universitaria: dotare Aosta di una residenza per studenti moderna, funzionale e centrale, proprio mentre l’Ateneo cresce e si consolida nel quartiere in piena trasformazione tra via Monte Solarolo e l’area dell’ex Testafochi.
Il progetto – già sostenuto da precedenti atti amministrativi – punta dunque a riattivare un edificio chiuso da tempo, ridandogli un ruolo vivo e centrale nella vita cittadina. Con un’attenzione particolare alla vocazione originaria del palazzo, simbolo dell’identità urbana e ora al centro di una missione formativa e sociale.
Una trasformazione attesa non solo dagli studenti, ma anche da chi desidera vedere la città crescere valorizzando le sue radici architettoniche. Palazzo Cogne torna protagonista.













