Si sono presentati all'Ufficio postale di Chatillon, ma in mano, invece dell'avviso di raccomandata, avevano un decreto di sequestro firmato dal magistrato. Così i carabinieri della Compagnia di Chatillon hanno ritirato l'altro giorno una busta contenente 53 grammi di eroina, destinata a M.D. 18enne residente a Chatillon.
Da mesi il giovane è indagato per traffico di droga, nell'ambito dell'operazione 'Postino' dei carabinieri di Aosta, ma evidentemente la lezione non gli è bastata e ieri, giovedì 22 ottobre, è stato nuovamente denunciato per lo stesso reato.
I carabinieri aspettavano la busta perché sapevano che M.D., nonostante la denuncia e il clamore delle indagini per stroncare il 'giro postale' di droga, aveva ordinato un nuovo carico di stupefacente via internet, sempre pagandola con i 'bit-coin', la moneta virtuale utilizzata sul web per pagare merce illecita.
Ad agosto i carabinieri della Compagnia di Saint-Vincent/Chatillon avevano sequestrato ottocento dosi di stupefacente chimico MDMA, che stavano per essere immesse sul mercato valdostano da un gruppo di ragazzi, molti dei quali minorenni, tra i quali M.D.
L'operazione 'Postino' aveva portato alla denuncia di sei giovani (quattro di 17 anni, M.D di 18 e uno di 19) residenti tra Aosta e Saint-Vincent. I carabinieri avevano scoperto che era uno dei due maggiorenni a ordinare a un indirizzo 'deep web', ovvero un sito internet criminale, la droga (oltre all'ecstasy anche marijuana, hashish, acido Lsd ed eroina), nonché banconote false da 50 euro.
Le ordinazioni erano pagate con la moneta virtuale 'bit coin'; le droghe e i soldi falsi ordinati attraverso i siti dell'internet 'sommerso' arrivavano da Spagna, Portogallo, Olanda, Ucraina, Polonia, Belgio, Inghilterra a casa di due degli indagati, entrambi minorenni e incensurati.