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CRONACA | 11 agosto 2025, 12:27

Masso schiaccia l’alpinista al Col du Diable: il Soccorso Alpino Valdostano salva una vita tra i 4000 metri del Monte Bianco

Un intervento drammatico e delicato oggi al Col du Diable, a pochi metri dai 4000 metri di quota, ha visto il Soccorso Alpino Valdostano impegnato per ore nel recupero di un alpinista rimasto incastrato sotto un masso. Tra manovre complesse, vincoli e il supporto medico in parete, la squadra ha evitato il peggio, trasferendo il giovane ferito in ospedale. Altri quattro compagni, sotto shock, sono stati messi in sicurezza

foto CUS VdA

foto CUS VdA

La mattinata di oggi al Col du Diable, una delle pareti più insidiose del Monte Bianco, si è tinta di tensione e fatica per un gruppo di alpinisti e i soccorritori del Soccorso Alpino Valdostano. Poco prima delle 9:00, un giovane di 29 anni, italiano, ha subito un grave incidente rimanendo incastrato con una gamba sotto un masso enorme, bloccato in una posizione che ha richiesto un intervento di altissima precisione.

I tecnici del SAV, esperti e preparatissimi, si sono trovati di fronte a una sfida titanica: prima di poter soccorrere l’alpinista, hanno dovuto stabilizzare il masso, assicurandolo alla parete con cavi e attrezzature specifiche. Solo dopo aver messo in sicurezza quella trappola mortale, hanno potuto procedere allo spostamento del masso, manovra lunga e delicata, eseguita con estrema cautela per non aggravare le condizioni del ferito.

A complicare ulteriormente l’operazione, la necessità di un medico in parete, calato con l’elicottero, che ha fornito le prime cure fondamentali per stabilizzare il giovane alpinista. Solo dopo questa fase cruciale, è iniziata la complessa manovra di verricello per trasportare l’uomo infortunato a bordo dell’elicottero, un’operazione resa difficile dal terreno impervio e dall’altezza estrema.

Il sistema di vincolo della barella, il verricello e il volo stesso sono stati calibrati nei minimi dettagli per garantire la massima sicurezza e rapidità, una vera coreografia di precisione tra cielo e roccia. Il ferito è stato subito portato al Pronto Soccorso, dove è stato ricoverato in condizioni serie ma fortunatamente non gravi.

Con lui, anche i quattro compagni di cordata, ancora sotto shock per quanto accaduto, sono stati accompagnati a Courmayeur per accertamenti e sostegno. Il soccorso ha così evitato una tragedia che, date le circostanze, sarebbe potuta essere molto più grave.

Il Monte Bianco, maestoso e imponente, ricorda ancora una volta il suo lato più insidioso: la montagna non perdona e richiede rispetto e preparazione. Oggi, però, l’eroismo e la professionalità del Soccorso Alpino Valdostano hanno scritto un capitolo di speranza e salvezza tra le sue rocce.

je.fe.

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