Il ragazzo marocchino arrestato sabato 6 settembre potrebbe essere membro di una banda organizzata di scassinatori che da tre settimane hanno preso di mira Aosta e la Plaine. E' la convinzione degli inquirenti - carabinieri e polizia – impegnati nel tentativo di debellare l'ondata di furti in appartamento ed esercizi commerciali.
Almeno una cinquantina le proprietà 'violate'dai ladri negli ultimi dieci giorni; “Nella maggior parte dei casi gli scassinatori non sono riusciti a rubare nulla – spiegano le Forze dell'ordine – e il bottino complessivo, anche se difficile da quantificare, non dovrebbe superare i quindicimila euro”. Secondo gli inquirenti il danno maggiore “consiste, oltreché nel dover riparare porte, finestre e serrature forzate, anche e soprattutto nel senso di timore e impotenza manifestato dalla popolazione nei confronti dei malviventi”. I controlli delle pattuglie in questi giorni sono aumentati “compatibilmente alle possibilità, ai turni e alla disponibilità di mezzi”. Gli investigatori stanno visionando le telecamere di sorveglianza, pubbliche e private, nella speranza di 'catturare' immagini importanti per le indagini.