Altro che betoneghe, qui la gente sbrocca davvero. A forza di passare le vacanze estive in coda davanti a un semaforo, anche il più paziente dei turisti sogna di fare inversione e tornarsene in pianura. Succede nella trafficatissima valle centrale, precisamente sulla strada regionale della Val d’Ayas, dove due cantieri—due tappi belli tosti—stanno rendendo impossibile la vita agli automobilisti.
Il traffico è in tilt da settimane. Due semafori “lunghi come la fame”, un serpentone di mezzi che include pure TIR e camion (sì, proprio loro, mai visti prima con tale intensità su queste strade), e la colonnina della pazienza collettiva che ha ormai toccato il rosso fisso.
«Va bene tutto, ma non si può fare manutenzione pesante proprio nel bel mezzo della stagione turistica, con 35 gradi e migliaia di veicoli diretti verso le località di villeggiatura!», sbottano cittadini, operatori turistici e residenti.
E non basta la “scorciatoia” via Col de Joux, suggerita dai più navigati per evitare Verrès e i due Challand: il traffico si sposta, si spande, e intasa anche i paesi di montagna. La sensazione è che nessuno abbia pianificato i lavori con un minimo di buon senso.
Nel frattempo, i lavori sono in ritardo, nessuno sa dire con certezza quando finiranno, e i semafori sembrano installazioni permanenti. Intanto le auto bruciano carburante (e nervi), i turisti maledicono l’efficienza valdostana e qualcuno si chiede:
“Ma se le nostre strade turistiche non reggono nemmeno il traffico estivo, come pensiamo di affrontare lo sviluppo?”.
La Val d’Ayas merita di meglio, dicono dal Club delle Betoneghe, che ci ha girato con indignazione lo sfogo di automobilisti e residenti. E se lo dicono loro, che di cantieri e di disagi se ne intendono, un motivo ci sarà.
📍Velina Rossonera -Arcobaleno
Semafori rossi anche per i politichini?
Tra una rotonda e una deviazione, qualcuno a Palazzo regionale farebbe bene a infilarsi in auto e farsi un bel giro “incognito” verso Ayas. Magari in orario di punta. Così, giusto per capire che aria tira (spoiler: è calda, incazzata e a tratti pure ferma).
Se i nostri amministratori non vogliono rimediare un bel cartellino rosso dai cittadini, sarà meglio che la smettano di navigare “come ‘na barca ‘in tal bosc” e comincino a governare davvero… almeno il traffico!