/ ATTUALITÀ

ATTUALITÀ | 03 ottobre 2013, 17:18

EMERGENZA CASA: Aosta, assessore Marzi, 'Graduatorie 'mobili' e assegnazioni 'miste'; così cerchiamo di combattere il problema'

L'assessore al Patrimonio ed edilizia residenziale pubblica del Comune di Aosta, Carlo Marzi

L'assessore al Patrimonio ed edilizia residenziale pubblica del Comune di Aosta, Carlo Marzi

“L'emergenza abitativa oggi deve interpretata con strumenti nuovi rispetto al passato, perchè i problemi contemporanei dell'ente pubblico sono cambiati, soprattutto in questi ultimi tre anni: il concetto di 'crisi' non è più qualcosa di eccezionale e astratto, ma è stabile e concreto”.

Lo sostiene Carlo Marzi, assessore al Patrimonio ed Edilizia residenziale pubblica del Comune di Aosta. Nel corso dell'ultimo Consiglio comunale l'assessore Marzi ha attirato su di sé le preoccupazioni di molti aostani in attesa di casa popolare, quando ha affermato che i 76, attesissimi alloggi del Quarto Lotto abitativo in via Capitano Chamonin al quartiere Cogne non saranno assegnati né questo mese né a novembre, bensì non prima dell'autunno prossimo.

“Poichè ritengo che la trasparenza nella comunicazione sia qualità fondamentale di un pubblico amministratore – afferma Marzi – ho sentito la necessità di informare i cittadini in attesa di alloggio popolare che quegli appartamenti non potranno essere consegnati prima che siano svolti improrogabili lavori per migliorarne l'accessibilità e la vivibilità, e che siano stati collaudati a norma di legge”. L'assessore ricorda che “diverse migliorìe oggetto di intervento in realtà erano state richieste dagli stessi assegnatari, altre si sono rese indispensabili in corso d'opera”. Carlo Marzi dice di essere “ben consapevole delle difficoltà e dei disagi in cui versano molti nuclei familiari assegnatari, anche perchè in questi tempi di recessione economica i problemi oggettivi delle famiglie non possono diminuire, semmai aumentare”.

Ma, sostiene, “è vero anche che proprio per questo motivo l'azione di questa Giunta comunale è tesa a risolvere i problemi alla radice e non superficialmente: ad esempio se i tempi di attesa per le case del Quarto Lotto si sono allungati, ciò è avvenuto non per lassismo degli amministratori ma per consentire la consegna di alloggi ad elevata qualità abitativa”. Ma un altro aspetto che Marzi tiene a precisare riguarda proprio l'assegnazione dei 76 alloggi e 122 box di via Chamonin: “Non tutti saranno consegnati ai nuclei inseriti nel bando Erp. Una parte di questi alloggi sono necessariamente destinati alla 'mobilità', ovvero agli inquilini che oggi già abitano in alloggi di edilizia residenziale pubblica in attesa di urgenti lavori di ristrutturazione”. Ma per questi la collocazione al Quarto Lotto sarà temporanea: una volta terminati i lavori nei vecchi alloggi, gli inquilini potranno farvi ritorno e tutti i 76 appartamenti di via Chamonin potranno finalmente essere occupati dai nuovi nuclei in graduatoria.

“Graduatoria – spiega Marzi – che è mobile, perchè ormai da tempo il bando necessita di aggiornamenti annuali. Funziona così: il Comune acquisisce domande di alloggi popolari sino al 31 dicembre; alla data del 31 marzo viene emessa una graduatoria provvisoria; tempo dopo, accolti i ricorsi, le eccezioni eccetera, esce la graduatoria definitiva. Così chi oggi si trova, ad esempio, in una posizione in graduatoria, potrebbe trovarla mutata tra alcuni mesi. Ma per ora è l'unico modo che abbiamo per cercare di trovare una soluzione a tutte le richieste”. 

patrizio gabetti

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore