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POLITICA | 15 aprile 2013, 11:48

CRISI: Se questa non e’ malora allora è solo una indigestione di tasse

Pubblichiamo un contributo di Gianfranco Fisanotti, Presidente di UnionTurismo, sulle ricadute della crisi sul mondo economico e sui cittadini

CRISI: Se questa non e’ malora allora è solo una indigestione di tasse

Tarsu e Tares (+ 30 centesimi al metro quadro che i comuni possono elevare a 40), Iva (22%), Irpef (extra gettito per regioni e comuni con buona pace dei casi di spreco), Imu (è questo il federalismo fiscale ?), Pra (+ 30%), Ires (secondo acconto per gli autonomi) una stangata da oltre 32 miliardi. La pressione è salita al 52% (dato Istat di fine 2012), solo la prevista Tares – un tributo unificato per i servizi comunali - comporterà a carico di famiglie e di imprese un esborso di 8 miliardi. Sono 215.493 le aziende in credito ed oltre 100miliardi quelli dovuti dallo Stato alle imprese: dall’inizio della crisi sono stimate in 15 mila (fonte Cgia di Mestre) le aziende fallite a causa dei mancati pagamenti con la conseguente perdita di 60 mila posti di lavoro in un contesto nel quale durante il 2012 abbiamo subito un milione di disoccupati : rispetto al 2008 le persone senza occupazione hanno raggiunto un totale di 5,72milioni dei quali quasi 3milioni “inattivi” e 2,7milioni di disoccupati. Il recente decreto, che sblocca circa metà del dovuto in due anni, risolve poco perché – a parte il persistere della burocrazia e del ritardo nella liquidazione (sono ben 36 le delibere attuative !) – sul fronte banche continua inesorabile la forte contrazione nella erogazione del credito. Dinnanzi ai 1382 suicidi (2000-2010 cui si aggiungono i 137 nei primi 8 mesi del 2012) v’è chi ha parlato “morte di stato”: non è così, perché ogni vita persa è una sconfitta non solo per lo Stato ma anche per ciascuno di noi furibondo ed impotente di fronte a tragedie come quella di Civitanova Marche che potevano e dovevano essere evitate. La politica ha dato una prova scadente, il tempo è scaduto. Mentre a Roma si mangiano le puntarelle, il Paese viene espugnato dalla crisi con il crollo dei risparmi ed un potere d’acquisto sceso del 4,8%.

gianfrancofisanotti@gmail.com

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