Il giudice del tribunale di Aosta Marco Tornatore ha condannato a un anno e dieci mesi di carcere (pena sospesa) per abuso d’ufficio e falsita' materiale commessa da pubblico ufficiale l’agente di polizia locale Marco Sartori, 57 anni, residente nel capoluogo valdostano e in servizio al comando cittadino come assistente amministrativo.
La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio di oggi, dopo quattro ore di camera di consiglio. Il giudice ha dunque accolto la tesi del pm Luca Ceccanti, secondo la quale Sartori (difeso dall'avvocato Federico Mavilla) avrebbe cancellato una sanzione di 149 euro, riferita al mancato rispetto di una Ztl, elevata a una quarantenne romena, Ecaterina Dragan, di Montichiari (Brescia) che e’ stata condannata per istigazione all’abuso d’ufficio a 6 mesi di reclusione (pena sospesa).
Marco Sartori e’ stato interdetto dai pubblici uffici per tutta la durata della pena, la cui sospensione e’ subordinata al risarcimento del danno al Comune di Aosta, parte civile con l’avvocato Jacques Fosson. In particolare, all’ente pubblico andranno 7 mila euro da parte di Sartori e 13 mila euro parte di entrambi. L'inchiesta della procura di Aosta era iniziata a maggio dello scorso anno a seguito di una segnalazione di presunte 'multe dormienti' . Una decina i testimoni chiamati oggi a deporre, tutti colleghi dell'imputato. Il 22 luglio del 2010, Ecaterina Dragan, in visita ad Aosta per la prima volta, si recò alla sede del comando di polizia locale dopo aver appreso di aver violato per pochi minuti la zona a traffico limitato di via Vevey, dove era andata per informarsi sui prezzi della camera di un albergo.
Qualche vigile in aula oggi ha ricordato la ’’insistenza delle richieste della donna per cancellare la sanzione’’ e che Sartori, giunto nella sede di via Monte Emilius - dopo che alla donna era stato detto da altri agenti che era possibile eliminare la multa – rispose alle richieste della donna dicendo: ‘’Signora, un accordo si trova sempre, possiamo parlarne’’. Ad alcuni ‘’apprezzamenti’’ da parte di Marco Sartori, ha ricordato il pm Ceccanti in aula riportano delle dichiarazioni a verbale di altri agenti, la donna ‘’si dimostrava disponibile a mostrare il seno nudo’’. Ai fini del processo non e’ significativo il fatto che ‘’non ci siano prove che ci sia stato un rapporto sessuale’’, ha spiegato il pm Ceccanti, dato che ‘’il regolamento di accesso alle Ztl non permetteva a Marco Sartori di compilare quel permesso ex post per Ztl, che ha annullato la sanzione a carico dell’imputata’’. Un permesso, ha ricordato il pm, che era ‘’senza causale’’. L’avvocato Mavilla, ha posto al centro dell’attenzione dei giudici il regolamento delle Ztl mentre la difesa di Ecaterina Dragan ha voluto dimostrare come da parte della donna non ci sia stata ‘’alcuna istigazione’’ .
L’avvocato di parte civile Jacques Fosson ha ricordato la telefonata che, due giorni dopo l’incontro al comando, Sartori fece dal suo ufficio al numero di cellulare della donna. In merito alla contestata cancellazione di due multe dell’auto di Sartori utilizzata dalla moglie – avvenuta con l’accesso al sistema informatico con le credenziali di un collega - la difesa ha sottolineato come l’imputato ‘’non avesse accesso al sistema di gestione delle multe dal quale avrebbe potuto eliminarle’’. Il pm ha invece spiegato che ‘’soltanto Sartori aveva interesse a cancellarle’’ e che ‘’e’ poco verosimile che qualcuno le avesse eliminate a sua insaputa’’.