Per lasciarla così, strappata e ridotta a un cencio per lavare per terra, la potrebbero anche togliere e buttar via, la bandiera dell’Unione Europea all’ingresso della Scuola primaria del Ponte di pietra, ad Aosta.
Impone la Legge sul protocollo delle pubbliche amministrazioni, scuole comprese, che i vessilli istituzionali debbano essere esposti e chiaramente visibili, simboli a indicazione della presenza dello Stato (e oggi dell’Europa) all’esterno delle sedi aperte al pubblico. E invece fatta a brandelli, tristemente a penzoloni dal pennone, da tempo alla scuola del Ponte di pietra la bandiera europea non sventola più. S
orte appena migliore è toccata al vessillo della Regione Valle d’Aosta, posto di fianco e lasciato sporco, sbiadito. Assente il Tricolore. Piuttosto che visibile emblema di un Continente unito, di uno Stato sovrano e di una Regione autonoma, quelle bandiere sembrano dimenticate da un esercito in fuga, esempio mirabile (da non imitare) di simboli nazionali, e regionali, lasciati a brandelli, in attesa almeno di un accurato lavaggio a secco.











