"Non è una sorpresa". Così l'avvocato Giulio Calosso commenta lo scioglimento del consiglio comunale di Saint-Pierre (Aosta) per infiltrazioni mafiose. Calosso rappresenta il Comune in qualità di parte civile al processo, ripreso oggi a Torino, originato dall'inchiesta Geenna sulla presenza della criminalità organizzata in Valle d'Aosta. "Dalla lettura degli atti - spiega - si ricava che secondo le indagini della procura uno degli assessori, Monica Carcea, era nelle mani della 'ndrangheta, la cui protezione sarebbe stata ripagata con favori che compromisero l'imparzialità e la buona amministrazione".
"Lo scioglimento - aggiunge Calosso - è sicuramente una macchia. Ma non bisogna pensare che tutta l'amministrazione sia responsabile. Lo dimostra la costante conflittualità tra la Carcea e il resto della giunta". (ANSA).