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Chez Nous | 13 dicembre 2019, 18:28

E’ finita! Alberto Bertin Presidente per uscire dalla cloaca. Fosson dimissionario

Sabato 14 dicembre 2019 alle ore 8,30 il Presidente della Regione Antonio Fosson, dovrebbe annunciare alla maggioranza le dimissioni. Erano indagati e hanno taciuto. Da indagato si costituito parte civile nel processo Geenna nel quale era coinvolto

E’ finita! Alberto Bertin Presidente per uscire dalla cloaca. Fosson dimissionario

E’ calato il buio sulla Petite Patrie che già da qualche anno era sovrastata da nuvole intangibili sotto le quali nessuno è stato in grado di tirare fuori gli attributi. Siamo finiti nella cloaca più nera di una conversazione tra magistratura e figure istituzionali che non sono state in grado di far valere la loro estraneità a dubbie frequentazioni.

Siamo nel bagnasciuga dell’Averno, il lago campano in cui Greci e Romani collocavano l'ingresso all'oltretomba. Siamo davvero distrutti sul piano etico e morale. Siamo feriti nell’orgoglio dell’essere valdostani. E’ chiaro che tutti sono innocenti fino a prova contraria e tutti al di sopra di ogni sospetto fino alla condanna definitiva. Ma questo riguarda l’aspetto politico. L’aspetto etico e morale è un’altra cosa.

E lo dimostra che i compari ‘attenzionavano’ il consigliere regionale Alberto Bertin, perché dava fastidio ai loro truschini e perché teneva alta la guardia. Mica attenzionavano altri. Sabato 14 dicembre 2019 alle ore 8,30 il Presidente della Regione Antonio Fosson, annuncerà alla maggioranza le dimissioni. E’ stato raggiunto da un avviso di garanzia perché finito nel fascicolo del processo Geenna con altri assessori e consiglieri regionali che, sicuramente, non avranno truschinato, ma per il solo fatto di essere accomunati a personaggi del malaffare devono fare un passo di lato se non indietro. Si dovrà formare una nuova Giunta perché non ci sono le condizioni per andare al voto e poi è necessario approvare il bilancio.

Chi ha il senso di responsabilità invocato dal Mouv approvi il bilancio e poi nei giorni successivi aprano il tavolo della nuova Giunta. Ma nessuno di coloro che hanno il più piccolo neo con la giustizia pensi di fare un passo avanti. Condannati, indagati o sospettati si fermino un giro, scendano dalla giostra e si mettano a disposizione della magistratura con serenità e chi è condannato attenda l’assoluzione; non forzi la mano. Scenda dai banchi della Giunta e assolva con dignità il mandato elettorale da Consigliere regionale.

La Valle d’Aosta ha la necessità di pulizia e aria nuova. Lo deve fare compatibilmente con chi siede in Consiglio Valle. La Valle ha bisogno di ricrearsi una credibilità che ha perso. In queste ore le riunioni tra forze politiche si susseguono alla ricerca di qualche manovra di bassa lega per salvare la poltrona. E questo non va bene.

La Valle d’Aosta ha la necessità di voltare pagina anche perché chi puntava il dito conto Augusto Rollandin ora ha il dito di altri puntati verso loro. Un antico adagio valdostano, tradotto, spiega che se uno punta il dito verso un altro altre tre dita puntano verso lui stesso. E le ricordiamo le pesanti accuse nei confronti di Rollandin considerato la causa di tutti i mali.

Così come i sarcastici commenti su Marco Sorbara.

E’ il momento della responsabilità e della pulizia. Da oggi si deve voltare pagina ed il nuovo libro, quanto meno fino alle prossime elezioni regionali, può essere scritto da Alberto Bertin che con forza e determinazione ha contrastato il malaffare.

A lui il compito di formare la nuova squadra composta da chi oggi e al di sopra di ogni sospetto. E il momento di abbandonare gli interessi di partito. E’ tempo di pensare ad una nuova Petite Patrie; quella che ci hanno lasciato in eredità i Padri dell’Autonomia.

piero.minuzzo@gmail.com

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