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Chez Nous | 10 febbraio 2024, 07:00

Montagne russe politiche

Nell'Uv riscoppia la voglia di destra. Il presidente della Regione, Renzo Testolin, sembra essere il "domatore" che cerca disperatamente di tenere a bada il selvaggio gioco politico che si sta svolgendo sotto il suo occhio vigile

Montagne russe politiche

Nella pittoresca regione montuosa della Valle d'Aosta, il panorama politico è diventato un vero e proprio parco divertimenti di montagne russe, con sorprese e svolte ad ogni curva. Le tensioni all'interno della maggioranza autonomista-progressista, composta principalmente da 18 consiglieri autonomisti e del Partito Democratico, stanno raggiungendo livelli senza precedenti, creando un'atmosfera di incertezza e turbolenza.

Il presidente della Regione, Renzo Testolin, sembra essere il "domatore" che cerca disperatamente di tenere a bada il selvaggio gioco politico che si sta svolgendo sotto il suo occhio vigile. Tuttavia, le forti correnti delle ambizioni personali e delle strategie di partito minacciano di mandare tutto in frantumi.

Come un giro sulle montagne russe, i consiglieri autonomisti si trovano ora di fronte all'ardua decisione di allargare la coalizione verso il centrodestra. Questo movimento, che può essere paragonato a una salita ripida e incerta, offre la promessa di nuove opportunità e alleanze politiche che potrebbero portare ad una candidatura alle elezioni europee. Tuttavia, è una scommessa rischiosa, con il pericolo di perdere l'equilibrio e precipitare in un vortice di instabilità politica.

Nel frattempo, dall'opposizione, Lega, Forza Italia e il Gruppo Misto guardano con interesse mentre il parco delle montagne russe politiche offre una nuova corsa emozionante. Le voci di possibili alleanze e manovre di potere riempiono l'aria, mentre ciascun partito cerca di capitalizzare sul caos all'interno della maggioranza.

Ma, come in ogni parco dei divertimenti, c'è sempre un certo grado di rischio. Il capogruppo del Rassemblement Valdotain, Stefano Aggravi, sembra essere il custode della stabilità, avvertendo con fermezza che l'idea di un'eventuale alleanza con la maggioranza è una strada che il suo partito non è disposto a percorrere.

In questo scenario di montagne russe politiche, con salite ripide e cadute vertiginose, solo il tempo dirà quale sarà il destino della politica della Valle d'Aosta. Una cosa è certa: la corsa è appena iniziata, e ci si può aspettare ancora molte curve a sorpresa lungo il percorso.

piero.minuzzo@gmail.com

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