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Chez Nous | 24 febbraio 2018, 12:00

Incoerenze

Incoerenze

Il panorama politico valdostano è mantenuto vivo dalla campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento italiano che ha ispirato all'opinionista di aostacronaca.it Panta Rey la simpatica filastrocca Madama Doré.

Per il resto l’immobilità è pressoché assoluta. A farla da padrone sono le promesse irrealizzabili, gli slogan privi di sostanza; le dichiarazioni incomprensibili anche a chi le pronuncia. Un quadro desolante tenuto vivo da alcune interessanti iniziative dei candidati Giampaolo Marcoz e Luisa Trione che hanno proposto due incontri ‘concreti’ su come e cosa fare per tentare di migliorare la vita dei valdostani e far diventare smart i nostri comuni.

Per contro i candidati Albert Laniece e Alessia Favre puntano le loro carte sul potenziamento dell’autonomia e la valorizzazione delle specificià valdostane. Per il resto l’abolito finanziamento ai partiti costringe tutti le liste e tutti i candidati a fare attenzione alle spese e quindi la campagna elettorale è notevolmente ridimensionata. E poi, le elezioni per il rinnovo del Parlamento sono fortemente condizionate dalle imminenti elezioni regionali che, in base al risultato delle politiche, potrebbero essere indette per domenica 29 aprile.

Il 29 aprile, come data per le elezioni regionali, circola insistentemente a Palazzo regionale in base al risultato elettorale del 4 marzo. Se in Parlamento saranno eletti Albert Laniece (Uv) e Alessia Favre (Uvp) la legislatura regionale si concluderà regolarmente; in caso di incrociata Laniece-Marcoz allora la tensione politica salirà alle stelle e deflagrerà con lo scioglimento anticipato del Consiglio Valle.

In caso di incrociata Laniece-Marcoz, infatti, Uv e Uvp si accuseranno a vicenda di avere tradito l’impegno di coalizione ed il banco salterà. Ma se incrociata sarà significa che i Valdostani sono stanchi delle divisioni e dei personalismi e chiedono alla politica più responsabilità, maggiore coesione e più attenzione ai problemi veri della Valle.

L’incrociata Albert Laniéce (Unionista sostenuto dalla coalizione Uv - Uvp –Epav - Pd) – Giampaolo Marcoz (indipendente sostenuto dalla coalizione Sa -  Alpe – PnV) metterebbe in luce l’incoerenza che segna la politica valdostana e non più sopportabile dalla società civile.

Incoerenza che si palesa in tante iniziative o immobilità politico amministrative. Un esempio è il Casino sul quale è sceso un silenzio tombale.

Il dibattito è scemato e il management procede imperterrito nel suo piano industriale che la momento non ha prodotto risultati. E di questo anche i più acerrimi critici alle politiche casinesche ora tacciono. Avevano invocato il blocco degli incarichi e degli appalti di servizi esterni. Ma tutto procede come nulla fudesse. Le minoranze che si sono alternate in maggioranza ora tacciono. Le maggioranze che si sono alternate in minoranza ora tacciono. Una incoerenza che porterà alla chiusura del Casino.

Per non parlare dell’incoerenza dimostrata nell’adattamento dei programmi scolastici alla scuola valdostana. La battaglia politica sugli adattamenti è stata campale soprattutto tra Emily Rini, l’assessora che li ha voluti, e la consigliera Chantal Certan che li ha sempre osteggiati e che li avrebbe bloccati se fosse stata qualche mese in più all’assessorato che aveva soffiato alla Rini e che la Rini le ha risoffiato. E la battaglia è proseguita fino a che qualche insegnante non ha chiesto le dimissioni dell’assessore e del Sovraintendente. Dimissioni no ma sospensione della sperimentazione sì. Se erano validi gli adattamenti perché bloccarli? se erano inadeguati perché non fermarli prima? La risposta è: incoerenza.

Che senso ha conferire la benemerenza di Ami de la Vallée d’Aosta a Pupo – Enzo Ghinazzi - cantante, uomo di spettacolo con il vizio dichiarato per il gioco d’azzardo? La benemerenza non si compera giocando al Casino ma si conquista con azioni e attività che dimostrino amore per la nostra Petite Patrie. Incoerenza per incoerenza per il prossimo anno candidiamo Emilio Fede e via dicendo.

Oppure l’aver attribuito la medesima benemerenza all’attore Marco Giallini, protagonista della serie televisiva “Rocco Shiavone” ambientata in Valle d’Aosta e tratta dai romanzi di Antonio Manzini, al quale sarebbe toccata a lui l’onorificenza, così come è stata attribuita a Paolo Cognetti.

Ma i misteri dell’incoerenza sono imperscrutabili.

Macroscopica l’incoerenza dell’assunzione di ultra 50enni nei cantieri forestali e di pubblica utilità quando dall’altra parte si rivendica per i lavoratori nell’edilizia e nei cantieri il riconoscimento di lavori usuranti per poter ottenere la pensione prima.

Si potrebbe proseguire a lungo. Ma chi ha il potere del voto mandi a casa l’incoerenza.

piero.minuzzo@gmail.com

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