Misfatto di partenza sono dei morti ammazzati brutalmente, quasi decapitati (c'entra il culto di San Giovanni Battista, patrono di Torino? Sembrerebbe di sì), ma in passato ha scritto romanzi a sfondo sociale, come “Bastardo posto”, un libro che affronta temi roventi come la mafia nelle città di provincia e la “pedofilia sacerdotale”, o come “Vegan, le città di dio”, romanzo contro le multinazionali del farmaco. Questo e altro è La notte del santo, un giallo anomalo di Remo Bassini, con richiami psicologi e politici.
Stavolta, il genere è il giallo, ma non mancano i richiami alla politica, al sociale e... alla musica italiana d'autore. Il protagonista del giallo, il quasi sessantenne commissario Dallavita, vive o ascoltando in auto o canticchiando canzoni di Tenco, di Ciampi, di De Andrè.
Remo Bassini, giornalista di Infovercelli24, blogger de Il Fatto e scrittore, autore di undici libri tra romanzi e raccolte di racconti stavolta si cimenta con un giallo a tinte forti, l'ambientazione è la sezione omicidi della questura di Torino.
“La notte del santo”, Time crime (Fanucci, collana Nero Italiano), 256 pagine, 13 euro.