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CRONACA | 16 marzo 2016, 10:48

A processo per diffamazione l'imprenditore che protestò sulla gru a Perloz

Costantino Morana

Costantino Morana

“Sono strozzato dai debiti per colpa della pubblica amministrazione della Valle d'Aosta, dove vige un regime clientelare”. 

Così aveva dichiarato l'imprenditore torinese Costantino Morana, il 29 aprile 2014 ai microfoni del programma radiofonico 'La Versione di Oscar', condotto da Oscar Giannino su Radio 24.

Per quella e altre frasi considerate 'pesanti' nei confronti dei vertici politico-amministrativi regionali e soprattutto di Ornella Badery, presidente della Unité des Communes Mont Rose Morana è stato denunciato dai diretti interessati e ora è imputato di diffamazione. Al Tribunale di Aosta, si è svolta oggi la prima udienza  del processo; il giudice ha restituito gli atti alla Procura ordinando il trasferimento del fascicolo dibattimentale al Tribunale di Torino, città dove risiede Morana. 

Il giornalista e politologo Oscar Giannino era coimputato con Morana, però è stato giudicato e assolto dal Tribunale di Milano, dov'è andata in onda la trasmissione.  

Titolare dell'impresa edile Cogeim, Morana il 13 marzo del 2014 si era incatenato a una gru alta oltre venti metri piazzata nel suo cantiere a Perloz, per protesta contro la Comunità montana Mont-Rose, che a suo dire non gli riconosceva un credito di circa 500 mila euro per opere eseguite extracapitolato durante i lavori di realizzazione della Microcomunità comunale. 

Nel corso della sua protesta aveva anche appeso un manichino alla struttura, simulando un'impiccagione. Gesti che avevano suscitato l'interesse dei media locali e nazionali; l'apice per Morana fu proprio la diretta radiofonica con Giannino, in cui si lasciò andare a giudizi al veleno sulla gestione degli appalti in Valle d'Aosta.

"Il nostro operato è sempre stato trasparente e corretto - afferma Ornella Badery, che è teste e parte lesa nel procedimento - e lo dimostra il fatto che Morana non ha mai avviato alcuna causa legale contro l'Unité o contro la Regione: questo perchè non gli dobbiamo nulla".

aostacronaca.it

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