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CRONACA | 18 giugno 2025, 12:43

Alpini protagonisti a Saint-Christophe

Dove la roccia incontra il cuore: il Gruppo celebra 55 anni di solidarietà, impegno e memoria

C’è chi costruisce muri, e chi, come gli Alpini di Saint-Christophe, erige monumenti che parlano al cuore. Domenica 15 giugno 2025 è diventata una data da scolpire nella pietra, non solo per l’inaugurazione di un’opera celebrativa, ma per l’omaggio pubblico e sentito a quell’"Alpinità" fatta di mani operose, spirito di squadra e amore per la comunità.

“Non lo facciamo per farci belli – ha detto con voce ferma il capogruppo Albert Joseph Betemps – ma per rendere conto della fiducia che tutti voi ci dimostrate. E se questa fiducia cresce, è grazie a ciò che seminiamo ogni giorno”.

Foto di Gruppo con i Gagliardetti ospiti

In presenza del Presidente della Regione Renzo Testolin, del Deputato Franco Manes e del Vicepresidente Vicario della Sezione Valdostana Bruno Pallua, il Gruppo Alpini di Saint-Christophe ha mostrato, numeri alla mano, la potenza silenziosa del volontariato:

“In dieci anni – ha spiegato Betemps – abbiamo donato 6.772 ore di lavoro volontario, e devoluto più di 56.000 euro. Questo è l’Alpino: un uomo (o una donna) che senza proclami, fa”.

Il monumento inaugurato è più che una pietra: è una bussola per il futuro e una medaglia alla memoria di chi, in questi 55 anni, ha “tirato la carretta” senza mai chiedere nulla in cambio.

“Sui pannelli ci sono i nomi di tutti i membri dei direttivi degli ultimi 40 anni – ha detto Betemps – a quelli precedenti va il nostro ricordo, anche se i documenti si sono persi. Ma il loro spirito è ancora con noi”.

Una costruzione corale, realizzata con la collaborazione del Comune e con il supporto di Alpimetal, PZ Affissioni, lo studio Copaco e l’impresa Borre.

“Un grazie sentito all’Amministrazione e a tutti gli Alpini che negli ultimi sei mesi hanno fatto i salti mortali per arrivare pronti a questo giorno”.

Ma non c’è celebrazione vera senza nuovi innesti nel cuore pulsante dell’Alpinità. Ecco allora la cerimonia di consegna del cappello norvegese dell’ANA a nove soci aggregati – cinque uomini e quattro donne – divenuti ufficialmente “Amici degli Alpini”.

“Questa è una giornata particolare – ha sottolineato Betemps – perché riconosciamo il lavoro costante di chi, pur non essendo Alpino di leva, ha indossato con onore il nostro spirito”.

Tra loro donne che hanno animato eventi, promosso cultura e dato un volto alla solidarietà, come Roux Maria Cristina, rappresentante in biblioteca da oltre dieci anni.

L’ Alfa Romeo storica di Nadir Zandoná che ha portato per la sfilata il Presidente Testolin, il decano del Gruppo Rino Chevrier e alcuni Alpini del Gruppo

“Oggi avranno il diritto e il dovere di portare il copricapo con i segni distintivi, sfilando con noi. Non è un onore qualsiasi: è una responsabilità”.

La retorica spesso inaridisce, ma tra queste Penne Nere le parole sono scolpite nella terra, e nella neve. “Alpini con la A maiuscola” – li ha definiti Betemps – e non è solo un modo di dire: è un riconoscimento al loro essere roccia e sorriso, braccia e presenza, nei momenti di festa come in quelli più duri.

E quando il corteo si scioglie, e la banda smette di suonare, rimane l’essenza di questa giornata:

“Viva gli Alpini e viva la comunità di Saint-Christophe”, ha concluso il Capogruppo. Non uno slogan, ma una dichiarazione d’amore a chi continua a salire, anche quando la strada è in salita.

pi/JF

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