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POLITICA | 28 dicembre 2014, 10:24

Politica & Papa Francesco

Ci si avvicina alle elezioni comunali, ma anche ad un momento topico della politica valdodtana che potrebbe ssere la Costituente autonomista. Mi sembra l'occasine giusta per ricordare a chi fa politica, a chi si accinge a farla o a chi vi ambisce ricordare il commento di Papa Bergoglio al Vangelo del centurione

Politica & Papa Francesco

"Tante volte abbiamo sentito: un buon cattolico non si immischia in politica'  questo non è vero, quella non è una buona strada". "Un buon cattolico  si immischia in politica, offrendo il meglio di sé, perché il governante possa governare". "Umiltà e amore per il popolo" sono caratteristiche indispensabili per chi governa". Sono alcuni passaggi del pensiero che Papa Francesco ha espresso in una delle sue omelie che sono vere e proprie lezioni di vita.

Di più, i cittadini, soprattutto se cattolici, non possono disinteressarsi della politica: "un buon cattolico si immischia in politica", con "idee, suggerimenti", ma soprattutto con la preghiera, ha detto il Papa commentando il Vangelo del centurione che chiede con umiltà e fiducia la guarigione del servo e la lettera di San Paolo a Timoteo con l'invito a pregare per i governanti, e ne ha preso lo spunto per spiegare il "servizio dell'autorità". Chi governa deve amare il suo popolo, perché "un governante che non ama, non può governare: al massimo potrà disciplinare, mettere un po' di ordine, ma non governare". "Non si può governare senza amore al popolo e senza umiltà! E ogni uomo, ogni donna che deve prendere possesso di un servizio di governo, deve farsi queste due domande: 'Io amo il mio popolo, per servirlo meglio? Sono umile e sento tutti gli altri, le diverse opinioni, per scegliere la migliore strada?'. Se non si fa queste domande il suo governo non sarà buono. Il governante, uomo o donna, che ama il suo popolo è un uomo o una donna umile".

"C'è l'abitudine - ha sottolineato il Papa - di dire solo male dei governanti e fare chiacchiere sulle "cose che non vanno bene": "e tu senti il servizio della Tv e bastonano, bastonano; tu leggi il giornale e bastonano sempre il male, sempre contro!". Forse - il governante, sì, è un peccatore, come Davide lo era, ma io devo collaborare con la mia opinione, con la mia parola, anche con la mia correzione perché tutti dobbiamo partecipare al bene comune!". E se "tante volte abbiamo sentito: 'un buon cattolico non si immischia in politica' - ha proseguito il Papa - questo non è vero, quella non è una buona strada". "Un buon cattolico si immischia in politica, offrendo il meglio di sé, perché il governante possa governare. Ma qual è la cosa migliore che noi possiamo offrire ai governanti? La preghiera!".

Il Papa ha invitato a "dare il meglio di noi, idee, suggerimenti, il meglio, ma soprattutto il meglio è la preghiera. Preghiamo per i governanti, perché ci governino bene, perché portino la nostra patria, la nostra nazione avanti e anche il mondo, che ci sia la pace e il bene comune".

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