Presentata da una nuova interrogazione sull'aeroporto. Dopo essermi occupato di riforme costituzionali, della Cittadella dei giovani e del Premio biennale di arte europea di Saint-Vincent, esempio di come non si dovrebbero fare investimenti nel settore culturale e che invece sono il modo di operare tipico in Valle d'Aosta.
Non si possono spendere 500.000 euro basandosi su tre paginette di progetto. Soldi pubblici buttati dalla finestra che hanno generato 1500 visitatori non paganti e nessuna ricaduta. Ridicole inoltre le dichiarazioni dell'ideatore della manifestazione, secondo il quale essa avrebbe rottamato la Biennale di Venezia.
Nel prossimo consiglio mi interesserò, per l'ennesima volta, innanzitutto dell'inutile e costosissimo aeroporto. Da anni ormai alle porte di Aosta un rudere fatiscente, ideato come futura aerostazione dell'aeroporto, accoglie i visitatori della città, non è forse il caso, vista l'assenza di aerei, di cambiarne la destinazione d'uso? Quanto abbiamo speso nelle battaglie legali con il gestore dell'aeroporto? (Neanche i partners sanno scegliersi).
Considerata l'evidente insostenibilità finanziaria di un aeroporto commerciale in regione, di fatto un superfluo ''giocattolo della politica'' e un'idea folle e megalomane dei nostri governanti, vi è un ripensamento in merito? Queste alcune domande di un'interrogazione sull'argomento.











