La seduta del Consiglio comunale di Valpelline di martedì 30 dicembre 2025 si è chiusa con un gesto dal forte valore simbolico, che racconta forse meglio di ogni numero il senso di una comunità. È stata infatti scoperta la riproduzione della Charte de Valpelline, realizzata nel 1925 dall’abbé Henry e donata al Comune dall’Associazione Amici dell’abbé Henry. L’originale, custodito dalla signora Agnese Ansermin, è una testimonianza preziosa della storia locale, un documento che parla di radici, di identità e di appartenenza, elementi che restano centrali anche nell’azione amministrativa di oggi.
Poco prima, il Consiglio aveva voluto dare il benvenuto ufficiale ai nuovi cittadini del 2025. Tre i bambini nati nel corso dell’anno, diventati in realtà quattro grazie alla nascita di un maschietto avvenuta proprio il 30 dicembre, giorno della seduta. Un momento semplice ma significativo, che ha ricordato come dietro ogni delibera ci siano persone, famiglie e un futuro da costruire, soprattutto in una realtà di montagna dove ogni nuova nascita è un segnale di vitalità.
Non a caso, molte delle scelte affrontate durante la seduta guardano proprio alla dimensione sociale e alla qualità della vita. Con l’approvazione del bilancio di previsione per il triennio 2026-2028, che pareggia su 3.419.611 euro, l’amministrazione ha confermato il proprio impegno nel mantenere tutte le agevolazioni a favore dei cittadini. Restano attivi i voucher per sport e cultura destinati ai minori, così come le riduzioni sulla Tari per famiglie e imprese, oltre al sostegno alle attività di animazione e intrattenimento estivo. «Per definire le altre attività di investimento – ha spiegato il sindaco Maurizio Lanivi – occorre attendere le risorse del rendiconto 2025».
Tra gli investimenti programmati spiccano la realizzazione dei marciapiedi lungo la strada regionale e la futura area sportiva all’Envers, un progetto rimandato nel 2025 ma confermato per il 2026. Un’infrastruttura pensata non solo come spazio fisico, ma come luogo di aggregazione e socialità, soprattutto per i più giovani.
In quest’ottica si inserisce anche l’approvazione del regolamento della Biblioteca intercomunale Abbé Henry, che rafforza la collaborazione con il Comune di Roisan e consolida un presidio culturale importante per l’intera vallata. Cultura, lettura e condivisione restano così al centro di una visione che va oltre la semplice gestione amministrativa.
Sul piano dei servizi, il Consiglio ha approvato la convenzione con l’Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin per la gestione associata delle funzioni comunali nel periodo 2026-2028, confermando la scelta di fare rete per garantire efficienza e continuità. È stata inoltre presa d’atto del subentro della Société des Eaux valdôtaines nella gestione del servizio idrico integrato, passaggio che sarà seguito dall’approvazione della convenzione che regolerà i rapporti tra Comune e Sev.
Non sono mancati i passaggi più tecnici, come la conferma delle indennità e dei gettoni di presenza per amministratori e consiglieri comunali per il 2026, senza variazioni rispetto a quanto stabilito all’inizio della legislatura, e la ricognizione delle società partecipate, con il mantenimento delle quote in Celva, Inva Spa, Ceg e della partecipazione di maggioranza nella società idroelettrica Sivo.
In apertura di seduta erano stati approvati i verbali della riunione precedente e autorizzato l’utilizzo del fondo di riserva per avviare la progettazione dei lavori di manutenzione del marciapiede lungo la strada regionale, un intervento atteso e legato alla sicurezza del paese.
Nel complesso, l’ultimo Consiglio comunale del 2025 restituisce l’immagine di una Valpelline che prova a tenere insieme passato e futuro, attenzione alle persone e gestione delle risorse. Un equilibrio non semplice, ma necessario, soprattutto in una comunità che continua a riconoscersi nei propri simboli, nei servizi condivisi e nei volti nuovi che ne scriveranno le prossime pagine.













