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Governo Valdostano | 30 dicembre 2025, 16:59

Giunta di fine anno: tra nuclei, piani e bacini impermeabili

Sotto l’albero di fine anno la Giunta regionale sistema nomine, ricostituisce nuclei, approva piani e mette in sicurezza boschi, bacini e bilanci. Un’agenda fitta e ordinata che racconta una Valle d’Aosta amministrata con zelo, tra grandi parole e piccoli passi molto concreti

Giunta di fine anno: tra nuclei, piani e bacini impermeabili

C’è sempre qualcosa di rassicurante nei provvedimenti di fine anno della Giunta regionale: danno l’idea che, mentre fuori si corre per gli ultimi regali e si fanno bilanci personali più o meno indulgenti, qualcuno stia ancora lì a rimettere in ordine cassetti, sigle e strutture. Anche questa volta il copione è rispettato, con una sequenza di decisioni che profumano di amministrazione pura, quella che non fa rumore ma produce acronimi.

Si parte dalla Presidenza della Regione, dove le nomine non mancano mai. Gabriella Morelli e Peter Bieler entrano ufficialmente nel Comitato regionale per le politiche contrattuali in rappresentanza dell’Amministrazione. Tradotto: qualcuno dovrà continuare a tenere insieme personale, conti e contratti, affinché il 2026 non inizi con brutte sorprese. Un lavoro silenzioso, ma indispensabile, perché senza politiche contrattuali ben presidiate anche le migliori intenzioni restano sulla carta.

Sempre in Presidenza, la Giunta ricostituisce il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Valle d’Aosta, il celebre NUVV, completo delle sue diramazioni NUVVOP e NUVAL. Un ritorno importante, valido per il triennio 2026–2028. In pratica, un esercito di valutatori chiamato a vigilare su qualità, efficacia e trasparenza degli investimenti pubblici. Un compito ambizioso, che sulla carta promette programmazione, monitoraggio e consulenza strategica. Poi, come sempre, sarà la realtà a misurare quanto le valutazioni riescano davvero a incidere sulle scelte politiche.

Dal palazzo si passa ai boschi, con l’assessorato agli Affari europei, all’Innovazione, al PNRR e – perché no – anche alle Politiche giovanili e della montagna. Nell’area interna Mont-Cervin arrivano una serie di interventi contro gli incendi boschivi che mettono insieme selvicoltura, vasche, bacini, impermeabilizzazioni e nuovi mezzi antincendio. Verrayes, Châtillon e Saint-Denis entrano così in un piano che punta a prevenire prima ancora che a spegnere. Un segnale di buonsenso amministrativo: meglio sistemare oggi un bacino a Champlong che rincorrere domani un incendio fuori controllo.

Sempre nello stesso pacchetto arriva il Piano Operativo Annuale 2026 per il sistema informativo regionale. È il classico atto che non scalda i cuori ma senza il quale la macchina digitale rischia di incepparsi. Programmare, organizzare e gestire l’informatica pubblica non fa notizia, ma nel 2026 non farlo sarebbe quasi un atto rivoluzionario al contrario.

Infine, il Bilancio. Qui la Giunta fa ciò che ogni fine anno deve fare: approva il documento tecnico di accompagnamento e il bilancio finanziario gestionale per il triennio 2026–2028. Entrate e spese vengono assegnate alle strutture dirigenziali, con decorrenza dal 1° gennaio, così che la Regione possa partire senza alibi. È il momento in cui la politica smette di promettere e l’amministrazione è chiamata a eseguire.

Nel complesso, un elenco di provvedimenti che non fanno titoloni ma raccontano bene il ritmo della macchina regionale: prudente, metodica, forse un po’ autoreferenziale, ma determinata a chiudere l’anno con tutte le caselle spuntate. In attesa del brindisi finale, la Giunta mette ordine. Che poi, a ben vedere, non è poco.

je.fe.

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