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Consiglio Valle Comuni | 21 novembre 2025, 08:36

Opposizioni unite sull’autonomia: Avs, Pd e M5S incalzano il Governo Meloni sulla Norma di attuazione

Depositata alla Camera un’interrogazione congiunta per sbloccare la Norma di attuazione sulle concessioni idroelettriche. Fuori dall’iniziativa il deputato valdostano Franco Manes, invitato ma non disponibile alla firma.

foto repertorio

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A Roma si muove qualcosa sulla partita più delicata per l’autonomia energetica valdostana. Mercoledì 19 novembre è stata depositata alla Camera dei Deputati un’interrogazione parlamentare che punta dritta al Governo Meloni, chiedendo finalmente di approvare la Norma di attuazione dello Statuto valdostano sulle concessioni idroelettriche. Una di quelle questioni che stanno lì da anni e che la Valle d’Aosta non può permettersi di far marcire all’infinito.

A firmarla ci sono Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra; Marco Grimaldi, sempre per Avs; Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico; e Agostino Santillo del Movimento 5 Stelle, vicepresidente della Commissione Ambiente. Un fronte comune che non si vede spesso e che la stessa Avs-Rete Civica definisce “una iniziativa rilevante”, perché senza quella Norma “la Regione non può approvare la legge per disciplinare le procedure per il rinnovo delle trenta concessioni idroelettriche che scadono nel 2029”.

In altre parole se non si sblocca questa partita, la Valle resta ferma al palo proprio sul nodo più strategico della sua economia pubblica.

Avs, nella sua nota, non usa giri di parole: “Di fronte all’immobilismo della Meloni, Avs ha proposto al Movimento 5 Stelle ed al Partito Democratico una azione unitaria, la risposta è stata positiva e si è tradotta nell’iniziativa depositata mercoledì 19 novembre”. L’idea era coinvolgere anche il deputato valdostano Franco Manes. L’invito è arrivato, ma senza esito. La versione della sinistra è secca: “Non ha dato la propria disponibilità e questo nonostante nel recente accordo Union-Forza Italia l’approvazione della Norma di attuazione fosse indicata come uno degli obiettivi prioritari”.

E qui la cosa assume un retrogusto tutto politico: un accordo che parla di priorità, ma un parlamentare che resta fuori dall’unica iniziativa concreta finora messa sul tavolo.

Il gruppo regionale Avs annuncia che porterà la questione direttamente in Consiglio, chiedendo alla Giunta chiarimenti “già nella prossima settimana”. E aggiunge una promessa che assomiglia molto a una linea programmatica per l’intera legislatura: “Intendiamo fare del tema delle concessioni idroelettriche e del ruolo di Cva una delle questioni fondamentali di questo avvio di legislatura”.

Insomma mentre a Palazzo regionale si scaldano i motori della nuova legislatura, a Montecitorio qualcuno prova almeno a dare una spinta. Che poi il Governo Meloni voglia o meno ascoltare, è un’altra storia.

pi.mi.

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