Gli Autonomisti di Centro, prendendo atto delle decisioni adottate ieri sera dall’Union Valdôtaine in vista delle prossime consultazioni, lanciano un segnale chiaro: “Il progetto autonomista non può essere messo a rischio da componenti interne che perseguono strategie divergenti dal bene comune della Regione”.
La coalizione degli Autonomisti di Centro, formata da Stella Alpina, Rassemblement Valdôtaine e Pour l’Autonomie, Azione di Calenda, esprime una pluralità di sensibilità e competenze che possono essere un valore, ma che al contempo rappresentano un terreno complesso per l’UV. Non tutti infatti hanno digerito le posizioni assunte dalla componente di Pour l’Autonomie: l’assessore Marco Carrel, in particolare, “si era opposto alla legge elettorale che avrebbe potuto garantire alla coalizione autonomista una maggioranza di 21 voti”, una contrarietà politica che ha lasciato strascichi all’interno della base unionista.
A questo si aggiunge un altro elemento: la presenza di Azione di Calenda. Pur non comparendo nel simbolo degli Autonomisti di Centro, esprime un consigliere che deve essere considerato nel calcolo politico e nella costruzione di equilibri di governo”. La complessità delle sigle e delle rappresentanze interne richiede dunque una gestione attenta e responsabile, perché “la frammentazione rischia di indebolire l’intero progetto autonomista”.
Ribadendo la propria disponibilità al confronto sui punti programmatici già sottoposti al Presidente incaricato, gli Autonomisti di Centro insistono sull’urgenza di costruire una proposta di governo solida, coerente e capace di rispondere concretamente alle esigenze della comunità valdostana: “Ogni fase di questo percorso deve poggiare su principi di rispetto reciproco, responsabilità e chiarezza”.
In un contesto in cui la base unionista osserva attentamente le mosse della coalizione, qualsiasi cedimento o gesto mal calibrato potrebbe minare la fiducia dei cittadini e compromettere equilibri delicati, con conseguenze imprevedibili sulla governance regionale. Gli Autonomisti di Centro invitano dunque tutti i partner a un atteggiamento responsabile: “La costruzione di un progetto autonomista stabile richiede coerenza, trasparenza e volontà di lavorare per la comunità, senza lasciare spazio a comportamenti che potrebbero tradire la fiducia degli elettori e compromettere il futuro della Regione”.













