Il prossimo 22 ottobre a Roma, presso la sede di Federfarma (via Emanuele Filiberto II, 190), dalle 15 alle 17, verranno presentati i risultati conclusivi della campagna “Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme”, promossa da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma.
L’iniziativa, che ha coinvolto centinaia di farmacie in tutta Italia, si è posta l’obiettivo di misurare il grado di consapevolezza dei cittadini sull’obesità e di proporre strategie condivise per una presa in carico più efficace delle persone che convivono con questa patologia cronica.
“Come noto, l’obesità è un problema serio anche per la Valle d’Aosta – sottolinea Mariagrazia Vacchina, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Valle d’Aosta –. È un tema che non riguarda soltanto la dimensione individuale, ma la salute pubblica e l’equilibrio del nostro sistema sanitario. Parliamo di una condizione che può portare a complicanze cardiovascolari, metaboliche e psicologiche, e che richiede quindi una risposta organizzata, non frammentata”.
Secondo i dati Istat 2023, in Italia si è registrato un incremento del 38% dei casi di obesità in vent’anni, soprattutto tra i giovani adulti: 1,6 milioni di persone in più rispetto al 2003, per un totale di quasi 6 milioni di cittadini. Una tendenza preoccupante che, spiega Vacchina, non risparmia neppure le regioni più piccole e apparentemente “virtuose”.
“In Valle d’Aosta assistiamo a segnali preoccupanti, specialmente nelle fasce più giovani, dove l’alimentazione squilibrata e la sedentarietà stanno diventando abitudini quotidiane. Non basta dire ai ragazzi di fare sport: serve un investimento nella prevenzione, nell’educazione alimentare e nella cultura del benessere, sin dalle scuole”, commenta.
La campagna ha avuto un approccio capillare, partendo dalle farmacie territoriali, considerate punti di riferimento di prossimità. “Abbiamo scelto le farmacie perché sono il luogo dove il cittadino entra spontaneamente e si sente ascoltato, non giudicato – prosegue Vacchina –. Parlare di obesità lì significa intercettare chi non ha ancora trovato il coraggio di rivolgersi al medico e creare una rete di fiducia attorno alla persona, non al paziente”.
L’obesità, riconosciuta come malattia cronica dalla comunità scientifica e inserita nel nuovo Piano Nazionale delle Cronicità (in attesa di approvazione dalla Conferenza Stato-Regioni), richiede una presa in carico integrata: corretti stili di vita, terapie cognitivo-comportamentali, sostegno psicologico e, nei casi necessari, trattamenti farmacologici specifici.
“Non possiamo più pensare che basti la dieta o la forza di volontà, perché non è così – evidenzia Vacchina –. L’obesità è una condizione complessa, influenzata da fattori genetici, ambientali, sociali e psicologici. La soluzione è creare un percorso strutturato in cui medici, farmacisti, psicologi e nutrizionisti lavorino insieme”.
Tra i temi che saranno discussi a Roma anche il ruolo delle istituzioni e la necessità di un riconoscimento effettivo dell’obesità nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), affinché i pazienti possano accedere a cure adeguate su tutto il territorio nazionale.
“Non ignorare l’obesità significa riconoscere la dignità di chi la vive – conclude Vacchina –. In Valle d’Aosta, come altrove, dobbiamo superare lo stigma e costruire una rete che accompagni le persone nel cambiamento. La prevenzione è fondamentale, ma altrettanto importante è non lasciare soli coloro che già convivono con questa malattia. La salute, in fondo, è anche un fatto di comunità”.
L' obesità in Valle d’Aosta
Incidenza stimata: circa 9% della popolazione adulta valdostana presenta condizioni di obesità, con una crescita più marcata tra i 35 e i 55 anni.
Sovrappeso giovanile: il 22% dei ragazzi tra 8 e 17 anni è in sovrappeso o obeso, secondo i dati regionali e i rapporti “Okkio alla Salute”.
Farmacie coinvolte: una trentina di farmacie valdostane hanno partecipato alla campagna di Cittadinanzattiva e Federfarma, offrendo questionari, materiale informativo e colloqui di sensibilizzazione.
Focus locale: tra le proposte emerse, la creazione di un tavolo permanente sulla prevenzione dell’obesità coordinato dall’Assessorato alla Sanità e con il coinvolgimento delle scuole, dei pediatri e delle associazioni di volontariato.













