La Valle d’Aosta si prepara a vivere le ultime settimane di campagna elettorale con un’incertezza che non si vedeva da anni. Lunedì mattina, durante la conferenza stampa di AVS-Rete Civica, è stato reso pubblico il ricorso depositato al Tribunale di Aosta contro la legge elettorale promulgata di recente, ma che rischia di essere inapplicabile.
“A 27 giorni dalle elezioni non c’è certezza sulle modalità con cui si svolgeranno per quanto riguarda l’espressione delle preferenze”, ha evidenziato Elio Riccarand, sottolineando come la riforma tanto invocata e promessa sia rimasta sulla carta. Secondo Riccarand, la Valle d’Aosta resta con “la peggiore legge elettorale regionale di tutta Italia”.
Chiara Minelli ha ricostruito la vicenda con precisione storica e politica: dagli impegni contenuti nel Programma di governo dell’autunno 2020, mai rispettati, fino ai tentativi a ridosso della fine legislatura da parte di UV-PD, che hanno portato solo a una modifica minima, limitata al numero delle preferenze. “Anche in questo formato ridotto sono arrivati fuori tempo massimo, e la cosa è stata rilevata dagli stessi uffici della Presidenza del Consiglio all’inizio del 2025”, ha ricordato Minelli.
Il tentativo di recuperare la situazione ha portato alla scelta del referendum del 10 agosto, con una partecipazione crollata al 16% e un Sì risicato. Ora, spiega Minelli, la legge delle tre preferenze è promulgata, ma non può essere applicata per le votazioni del 28 settembre. “Non si possono modificare le regole di un procedimento elettorale già avviato”, ricordano gli esperti costituzionalisti consultati dal gruppo.
Per evitare un precedente pericoloso e garantire certezza alla comunità valdostana, nove cittadini hanno affidato un pool di avvocati coordinato dal professor Giovanni Boggero: tra i ricorrenti ci sono Piero Lucat, Luigi Giunta, Marco Debernardi, Milena Gualtieri, Massimiliano Kratter, Emanuela Nasso, Katya Foletto, Chiara Minelli e Elio Riccarand. “Lo scopo dell’azione è un pronunciamento del Tribunale per fare chiarezza e impedire che le elezioni vengano impugnate ed eventualmente annullate”, ha spiegato Boggero, precisando che il ricorso è stato depositato venerdì 29 agosto con procedura cautelare d’urgenza.
La vicenda, destinata a tenere alta l’attenzione fino al voto, evidenzia non solo i limiti della legislatura uscente, ma anche l’urgenza di una legge elettorale chiara e rispettata, per evitare che la partita politica si giochi più in Tribunale che nei seggi.













