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ATTUALITÀ | 17 giugno 2025, 10:03

Gli “umarell” al servizio di Aosta: una proposta per valorizzare i pensionati e curare la città

A Monza i pensionati diventano volontari civici, contribuendo al decoro urbano e supportando i servizi pubblici. Perché non replicare l’iniziativa ad Aosta, trasformando l’osservazione in partecipazione attiva? Un invito al Comune: coinvolgere gli anziani per una città più viva, curata e solidale

Foto repertorio

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C’è un’Italia che si muove, anche in silenzio, partendo dal basso e rispondendo con intelligenza civica a problemi molto concreti. Succede a Villasanta, piccolo comune della provincia di Monza, dove un’idea semplice quanto rivoluzionaria ha preso forma: i cosiddetti “umarell” – i pensionati che amano osservare i cantieri – sono diventati volontari civici istituzionalizzati.

Grazie a un bando pubblico, otto ex lavoratori – molti con competenze tecniche – sono stati selezionati per partecipare alla cura quotidiana della città: sorvegliano i cantieri, segnalano problemi nella pubblica illuminazione, aiutano nella pulizia di marciapiedi e strade. Lo fanno a titolo gratuito, ma con regolare assicurazione, turni flessibili e un’organizzazione che tiene conto delle loro esigenze. Un progetto che restituisce dignità, ruolo sociale e senso di appartenenza a chi troppo spesso viene percepito come “in pensione dalla società”.

E Aosta? Perché non immaginare anche da noi un’iniziativa simile? In una città dove le risorse comunali sono limitate, dove ogni giorno si moltiplicano le segnalazioni di marciapiedi dissestati, aiuole trascurate e punti luce non funzionanti, un coinvolgimento attivo dei nostri anziani potrebbe fare la differenza.
Parliamo di una risorsa umana immensa e spesso dimenticata: persone con esperienza, competenza e tempo libero. Pensionati che, in molti casi, hanno voglia di rendersi utili ma non trovano occasioni strutturate per farlo.

Questa proposta non è solo una risposta operativa alla carenza di personale: è una visione sociale. Significa contrastare l’isolamento degli anziani, rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni, prendersi cura della città insieme. Non si tratta di sostituire i lavoratori pubblici, ma di affiancarli, con umanità e buon senso, in azioni semplici e concrete.

Il sindaco di Villasanta, Lorenzo Galli, ha saputo leggere un comportamento diffuso – l’osservazione dei cantieri – e trasformarlo in una forma di cittadinanza attiva. Un gesto politico, nel senso più nobile del termine: dare valore alle persone, creare appartenenza, dare spazio a chi vuole dare una mano.

Aosta ha una popolazione anziana significativa, un patrimonio umano che rischia l’invisibilità. E invece potrebbe essere proprio la linfa di un nuovo patto di comunità. Basta poco: un bando comunale, un coordinamento, un’assicurazione, e un pizzico di fiducia.

L’invito all’amministrazione comunale è semplice, ma deciso: non lasciamo questa idea ai margini della cronaca. Facciamone una proposta concreta anche qui. Diamo valore al tempo degli anziani, valorizziamoli come sentinelle urbane, custodi di bellezza e partecipazione. È un modo intelligente e umano per vivere davvero l’autonomia, a partire dalle cose piccole. Ma che contano.

j-p.sa.

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