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Il bene comune | 16 giugno 2025, 14:39

Famiglia, cuore delle politiche sociali: la Regione rilancia il confronto

Alla Conferenza regionale della Famiglia si fa il punto sulle politiche in atto e sulle prospettive future. Marzi: “Serve una nuova legge e un welfare che guardi alle famiglie come investimento sociale”. Confronto con Piemonte, Friuli e Emilia-Romagna.

Famiglia, cuore delle politiche sociali: la Regione rilancia il confronto

“La denatalità è la vera emergenza sociale del nostro tempo, e serve un welfare che riparta dalla famiglia per affrontarla davvero”. È questo il messaggio più forte uscito dalla Conferenza regionale della Famiglia, che si è tenuta sabato 14 giugno nella sede di PLUS Aosta, organizzata dall’Assessorato regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali.

Un appuntamento atteso e necessario, tornato dopo sei anni, che ha rimesso al centro il ruolo delle famiglie in una società che cambia, tra nuove fragilità, crisi demografica e sfide generazionali.

«Abbiamo voluto rilanciare con decisione il tema della famiglia, riportandolo nell’agenda istituzionale come priorità assoluta – ha spiegato l’Assessore Carlo Marzi –. La natalità in calo, la fatica nella conciliazione tra lavoro e vita privata, l’isolamento di tante famiglie con carichi di cura non sostenibili: tutto questo ci impone di cambiare passo».

Da qui l’annuncio: una nuova legge regionale sulla famiglia è in fase di costruzione. Obiettivo? Rendere strutturali e al passo coi tempi gli strumenti di sostegno già esistenti e aprire a nuove misure, più flessibili e integrate.

«Abbiamo già fatto molto – ha ricordato Marzi (nella foto) –: dalla riduzione delle rette dei nidi ai voucher per le tate familiari, dal sostegno ai figli con disabilità ai contributi per doposcuola, collegi e minori in affido, fino all’anticipo dell’assegno di mantenimento e ai progetti per i giovani adulti. Ma ora serve un salto di qualità: vogliamo un welfare familiare diffuso, che sappia accompagnare le persone in tutte le fasi della vita».

Un ruolo fondamentale lo giocherà il Tavolo permanente per le politiche familiari, che sarà presto operativo: «Vogliamo costruire un dialogo costante con il terzo settore e le comunità – ha detto l’assessore – perché le soluzioni migliori nascono dal territorio».

Ospiti della Conferenza anche rappresentanti di tre Regioni – Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna – che hanno portato esempi concreti di welfare generativo, pensato non come semplice assistenza, ma come leva per lo sviluppo sociale ed economico.

Giada Marcolungo dell’IRS ha tracciato le coordinate di un nuovo approccio: «Oggi serve una governance integrata, che sappia tenere insieme prevenzione, inclusione e prossimità. Le famiglie hanno bisogni complessi: serve un sistema che li intercetti presto e investa sul capitale sociale delle comunità».

Dal Piemonte, Antonella Caprioglio ha parlato di centri per le famiglie come spazi vitali: «Sono luoghi di ascolto, ma anche di costruzione di legami. Non possiamo lasciare sole le famiglie nei momenti di passaggio: la nostra responsabilità è accompagnarle con strumenti concreti e in rete».

Maria Pia Turinetti (Friuli Venezia Giulia) ha sottolineato come il cambio di sguardo sia stato fondamentale: «Non vogliamo più rappresentare la famiglia solo come luogo di difficoltà. La nostra legge regionale punta a dare stabilità, superare la frammentazione e offrire opportunità su lungo periodo».

Chiude Ilaria Folli dell’Emilia-Romagna, portando l’attenzione su una sfida cruciale: «Sostenere le famiglie oggi vuol dire anche affrontare le trasformazioni tecnologiche che impattano su bambini e ragazzi. Dobbiamo aiutarli a crescere in un mondo digitale, senza perdere il valore delle relazioni e della cura».

A rafforzare il messaggio, le iniziative del “Mese delle Famiglie”, coordinate dal Centro per le Famiglie. Un ricco calendario che, fino a fine giugno, propone laboratori, incontri e momenti di aggregazione per promuovere benessere e partecipazione.

La sensazione, al termine della giornata, è chiara: la famiglia non è un tema da relegare al privato. È una questione pubblica, trasversale e urgente. E da Aosta parte un messaggio forte: senza famiglie non c’è futuro.

La famille n’est pas seulement une affaire privée, elle est un pilier fondamental de notre société. Face aux défis démographiques et sociaux, investir dans les familles signifie investir dans l’avenir collectif. C’est un choix de civilisation.

jean felix

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