Non è un corso teorico. Non è un convegno. È un progetto vero, concreto, nazionale. E la Valle d’Aosta c’è.
Si chiama “Sicuri Insieme” ed è il nuovo piano d’azione promosso da Cittadinanzattiva APS e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: un programma di 18 mesi che punta a rafforzare la capacità delle comunità locali di fronteggiare le emergenze ambientali, sanitarie e sociali, attraverso formazione, memoria condivisa e coprogettazione civica.
A rappresentare la nostra regione in questa rete operativa ci sono due giovani universitarie: Elisabetta Anrò e Beatrice Somaglia, entrambe responsabili per la rete valdostana di Cittadinanzattiva.
“È un’opportunità straordinaria per costruire partecipazione attiva e consapevole partendo proprio dai cittadini”, spiega Anrò.
“Nessuno meglio di chi vive i territori ogni giorno può contribuire a renderli più sicuri”, aggiunge Somaglia.
L’avvio ufficiale è avvenuto a Roma, il 27 e 28 giugno, durante l’VIII Congresso Nazionale di Cittadinanzattiva, che si è tenuto tra l’Università La Sapienza e l’Hampton by Hilton Rome East. Un evento intenso, partecipato, ricco di riflessioni sulle nuove povertà, sulla cittadinanza digitale e – soprattutto – su come trasformare l’attivismo civico in una vera leva di protezione del territorio.
Il cuore di “Sicuri Insieme” è l’empowerment, quella parola spesso abusata ma qui messa davvero in pratica.
Il progetto si propone di passare dalla semplice gestione delle emergenze al governo partecipato dei rischi, coinvolgendo direttamente 20 regioni italiane con un’azione coordinata e diffusa.
La Valle d’Aosta sarà protagonista nell’Azione A3, che si fonda su tre pilastri:
Formazione online rivolta agli attivisti per aumentare la consapevolezza delle criticità locali.
Raccolta della memoria comunitaria per analizzare eventi pregressi e capire come evitarli in futuro.
Coprogettazione di linee guida per definire risposte concrete e strategie condivise con le istituzioni.
“In un Paese fragile come il nostro, la sicurezza non può essere delegata solo alla Protezione Civile”, ha sottolineato Antonio Gaudioso, ex segretario generale di Cittadinanzattiva.
“Serve una cittadinanza attiva, formata, ascoltata. E serve farlo adesso”.
In Valle d’Aosta il progetto verrà sviluppato attraverso una serie di incontri, laboratori e iniziative pubbliche.
“Costruire sicurezza vuol dire anche costruire fiducia, conoscenza, collaborazione tra cittadini e istituzioni”, affermano convinte le responsabili valdostane.
“Non possiamo più accontentarci di interventi d’emergenza: dobbiamo prevenire, imparare dalla nostra storia e mettere in rete le competenze locali”.
L’auspicio? Che questo diventi un modello replicabile, e che l’azione civica non sia un’eccezione, ma una regola.
Perché “Sicuri Insieme” non è solo il titolo di un progetto. È un principio di convivenza, di comunità, di futuro.