/ Consiglio Valle Comuni

Consiglio Valle Comuni | 05 giugno 2025, 19:59

Referendum elettorale il 10 agosto: i valdostani al voto sulle tre preferenze

Firmato il decreto da Testolin: la consultazione confermativa riguarda la reintroduzione delle tre preferenze e la rappresentanza di genere. La richiesta partita da sette consiglieri, tra cui quattro della Lega

Renzo Testolin ha firmato il decreto per il referendum confermativo

Renzo Testolin ha firmato il decreto per il referendum confermativo

Il dado è tratto. Domenica 10 agosto 2025 i cittadini valdostani saranno chiamati alle urne per esprimersi sul referendum confermativo della legge regionale approvata a fine febbraio dal Consiglio Valle, che modifica la normativa elettorale reintroducendo le tre preferenze e rafforzando i meccanismi di rappresentanza di genere.

Lo ha stabilito oggi, giovedì 5 giugno, il presidente della Regione Renzo Testolin, firmando il decreto di indizione del referendum. La legge in questione — che modifica la n. 3 del 12 gennaio 1993 — è stata approvata dal Consiglio nella seduta del 27 febbraio 2025 e pubblicata sul Bollettino Ufficiale il 4 marzo.

Il referendum si svolgerà secondo quanto previsto dall’articolo 6 della legge regionale 4/2002, che disciplina le consultazioni popolari di tipo confermativo ai sensi dell’articolo 15, comma 4, dello Statuto speciale. Non essendo stata attivata la raccolta di firme popolari, la richiesta è stata avanzata da almeno un quinto dei consiglieri regionali: nello specifico sette, di cui quattro appartenenti alla Lega Vallée d’Aoste e uno ex leghista oggi nel gruppo misto.

La legge elettorale, frutto di una lunga gestazione in Commissione e in Aula, aveva suscitato già al momento dell’approvazione forti tensioni tra maggioranza e opposizione. I fautori sostengono che la reintroduzione delle tre preferenze favorisca la rappresentatività e riduca il potere delle “liste bloccate” o delle “cordate personali”. Sul versante opposto, i critici parlano di un ritorno al passato, con il rischio di clientelismo e di una disparità di accesso tra candidati noti e volti nuovi.

Altro punto di rilievo è l’introduzione di norme rafforzate per la parità di genere, ritenute da alcuni un passo necessario verso un’assemblea più equilibrata, ma bollate da altri come “quote forzate”.

La scelta della data del 10 agosto, in piena stagione turistica e a cavallo della settimana di Ferragosto, solleva intanto perplessità sulla partecipazione al voto. In gioco non c’è un quorum da raggiungere, ma un giudizio politico che potrebbe pesare eccome sugli equilibri futuri e sulla legittimazione della legge stessa.

Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato. Saranno settimane calde, e non solo per la temperatura.

pi.mi.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore