C’è un confine – sottile, tagliente, fertile – dove l’arte incontra l’indicibile. Un territorio interiore e, al tempo stesso, politico, dove non si chiede permesso per esistere. È su questo crinale che si muove “WON’T BE TAMED”, la mostra bipersonale delle artiste Alessia Lupo Cecchet e Marijke de Pous, ospitata dalla Galleria Inarttendu di Aosta dal 5 giugno al 5 luglio 2025.
Non è una semplice doppia personale: è una composizione a due voci, frutto di un desiderio profondo di interazione, quasi un atto di sorellanza artistica. Le due vincitrici ex aequo del secondo premio ArteAlta 2024, promosso da Alina Art Foundation con Inarttendu, non si affiancano: si intrecciano. E nel farlo restituiscono al pubblico un’esperienza espositiva potente, emotivamente esposta, culturalmente militante.
“Won’t be tamed” – non sarò addomesticata – è già di per sé una dichiarazione. In un’epoca che idolatra il controllo, la semplificazione, la ripetizione, Cecchet e de Pous scelgono la complessità, la crepa, l’oscillazione. E lo fanno con linguaggi che si nutrono di carne e spirito: video-installazioni, performance, fotografia, scultura, disegno.
La video-installazione “Balaena” di Alessia Lupo Cecchet – poetica, perturbante, toccante – è una sorta di elegia visiva per creature che affondano nel tempo e nel dolore. Non c’è didascalia sufficiente per descriverla: è un’immersione nella fine e nella bellezza che resta. Un requiem? Sì. Ma anche una lotta.
Dall’altra parte, Marijke de Pous ci accompagna in una “intimità disarmata” attraverso la sua serie “Coreografie di cura e resistenza”. Il corpo, lo spazio domestico, il gesto quotidiano si fanno scenografia di una vulnerabilità che, lungi dall’essere debolezza, diventa forza primaria, linguaggio alternativo, verità scomoda.
Inarttendu – ormai punto di riferimento per l’arte contemporanea ad Aosta – si conferma, con questa mostra, non solo luogo di esposizione ma spazio di interrogazione. Dopo l’esperienza di ArteAlta, che ha saputo far dialogare la creazione artistica con l’identità alpina, “WON’T BE TAMED” rilancia la sfida: raccontare ciò che sfugge, ciò che resiste, ciò che resta indomito.
Perché, diciamocelo: anche l’arte, in Valle d’Aosta, rischia a volte di essere costretta in gabbie troppo strette. La consuetudine, il decoro, il silenzio. E invece serve un’arte che non abbia paura di sporcare, di gridare, di abbracciare il dubbio. È da qui che nascono le forme nuove. Ed è da qui che passa la vera cultura di un territorio: da chi ha il coraggio di aprire varchi, non di chiudere cerchi.
“WON’T BE TAMED” è una mostra, ma anche un manifesto. Un gesto artistico e politico insieme. Una chiamata al coraggio di chi crea e di chi guarda. Perché la bellezza, quella vera, non si lascia domare. Come la montagna, come la memoria, come il corpo, come il dolore.
E in tempi come questi, essere indomabili è l’unico modo per restare umani.
📍 INFO MOSTRA
Titolo: WON’T BE TAMED
Artiste: Alessia Lupo Cecchet, Marijke de Pous
Inaugurazione: giovedì 5 giugno 2025, ore 18:00
Periodo: 5 giugno – 5 luglio 2025
Luogo: Galleria Inarttendu, Via Martinet 6, Aosta
A cura di: Alina Art Foundation e Associazione culturale Inarttendu
Ingresso libero













