La sanità privata valdostana è in uno stato di agitazione a causa del mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Aiop/Aris, che riguarda lavoratrici e lavoratori impegnati nelle strutture private della regione, come la Clinica di St. Pierre, il Refuge Père Laurent e l'IRV. Da sei anni, il CCNL è bloccato, con conseguenze gravi e visibili per chi quotidianamente si occupa della salute dei più vulnerabili.
L'ultimo incontro, tenutosi presso il Ministero della Salute, ha visto il rifiuto delle associazioni Aiop e Aris di avviare le trattative per il rinnovo del contratto, a meno che non vengano prima garantite risorse integrali da parte del Governo e delle Regioni. Questo atteggiamento ha provocato l'indignazione delle organizzazioni sindacali, che considerano questa posizione inaccettabile. La dignità di oltre 200.000 lavoratori del settore non può essere messa in discussione da logiche che non riconoscono il valore e l'impegno quotidiano dei professionisti della sanità privata.
Con l'inflazione e l'aumento costante del costo della vita, il ritardo nel rinnovo del contratto sta provocando una pesante erosione del potere d'acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Le retribuzioni, ferme da anni, sono infatti inferiori rispetto ad altri contratti collettivi del settore socio-sanitario e socio-assistenziale, portando a un crescente disagio economico per chi svolge un lavoro altamente qualificato.
Ma le problematiche non si fermano qui. Il mancato rinnovo del contratto sta mettendo a rischio la qualità dei servizi erogati dalla sanità privata, che si rivolge principalmente alle fasce più fragili della popolazione. Questo crea disagio alle famiglie dei pazienti, che dipendono fortemente dalla professionalità degli operatori del settore. È un circolo vizioso che rischia di compromettere l'intero sistema.
Questa problematica è stata sollevata anche nei confronti delle istituzioni locali: il Presidente della Regione e l'Assessore alla Salute sono già stati informati delle difficoltà che stanno affrontando i lavoratori della sanità privata, senza che siano state adottate misure concrete per risolvere la situazione.
A fronte di questo scenario, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL regionali hanno indetto uno sciopero generale per il 22 maggio 2025, che si terrà per l'intera giornata. Questo sciopero, che coinvolgerà lavoratrici e lavoratori delle strutture sanitarie private della Valle, è l'atto finale di una serie di azioni di protesta che chiedono a gran voce il rinnovo immediato del contratto e un adeguamento delle retribuzioni.
Per discutere le motivazioni e le modalità di partecipazione allo sciopero, i sindacati invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata valdostana a partecipare ad un'assemblea informativa che si terrà martedì 20 maggio, presso la sede della Cisl VdA. L'assemblea si terrà in due sessioni: la prima dalle 10:00 alle 11:30, la seconda dalle 14:30 alle 16:00.
È importante che tutti i lavoratori del settore si uniscano in questo momento di lotta per difendere i propri diritti e per garantire la dignità del lavoro nella sanità privata, che oggi come non mai ha bisogno di essere riconosciuta e rispettata.