Il 18 settembre, Manes ha ottenuto l’approvazione di un ordine del giorno riformulato che impegna il Governo a valutare l'adozione di misure mirate a rafforzare la sicurezza negli ospedali. Questo intervento nasce dalla preoccupazione per i recenti episodi di violenza contro il personale sanitario. La proposta prevede un incremento dei presidi fissi di polizia all'interno delle strutture ospedaliere su scala nazionale, una misura che il deputato considera essenziale per tutelare chi lavora in prima linea. Manes ha dichiarato: “È urgente rafforzare i controlli e tutelare chi lavora in prima linea. Per questo, l’aumento dei posti di polizia negli ospedali è una misura fondamentale.” Oltre all’aumento della presenza delle forze dell’ordine, l'ordine del giorno prevede la verifica dei risultati ottenuti dalle misure già attuate, al fine di monitorarne l’efficacia e migliorarle, se necessario.
Il giorno seguente, il 19 settembre, Manes ha sostenuto e votato a favore dell’istituzione della “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale”. La proposta, approvata all'unanimità dalla Camera dei Deputati, rappresenta un passo importante nel dare visibilità a una delle pagine più tragiche e meno conosciute della storia italiana: quella degli internati militari italiani che, dopo l'8 settembre 1943, rifiutarono di collaborare con il regime nazista e fascista, subendo la deportazione nei lager. Nel suo intervento, Manes ha sottolineato il contributo della Valle d’Aosta alla resistenza antifascista, ricordando che circa 1500 valdostani furono internati, e che un centinaio di loro non fece mai ritorno.
Per Manes, l’istituzione di questa giornata non rappresenta solo un doveroso riconoscimento storico, ma soprattutto un messaggio alle nuove generazioni, affinché conoscano e comprendano il significato di una resistenza silenziosa, ma fondamentale, nella lotta contro il nazifascismo.