Il bilancio consolidato, illustrato all'Assemblea dal Presidente della Regione Renzo Testolin, rappresenta il risultato economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo amministrazione pubblica della Regione Valle d'Aosta, che comprende i seguenti enti, oltre alla Regione capogruppo: Gruppo Finaosta spa, Società di Servizi spa, Société infrastructures valdôtaines srl, Inva spa, Vallée d'A0ste Structure srl, Autoporto della Valle d'Aosta spa, Gruppo Cva spa, Rav spa, Sav spa, Cervino spa, Courmayeur Mont Blanc Funivie spa, Monterosa spa, Pila spa.
«Il bilancio consolidato evidenzia una situazione solida di un gruppo amministrazione pubblica che garantisce l'equilibrio economico patrimoniale e persegue i propri fini istituzionali - ha osservato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Lo stato patrimoniale consolidato pareggia infatti su 7 miliardi 845 milioni di euro; il patrimonio netto risulta pari 5 miliardi 209 milioni di euro con un incremento di 683 milioni rispetto al 2022. Un importante risultato che dimostra l'equilibrio finanziario, economico e patrimoniale e una solidità nel medio periodo che consente di indirizzare con tranquillità le risposte alla comunità così come pianificate dagli indirizzi forniti dal Consiglio regionale.»
Dichiarando l'astensione del gruppo Progetto Civico Progressista, la Consigliera Chiara Minelli ha affermato di «non condividere l'atteggiamento della Regione nei confronti di una società importante come Cva. Il codice civile all'art. 2497 sexies ci dice che l'attività di direzione e coordinamento di società integralmente partecipate dall'ente pubblico è esercitata da quest'ultimo. Il fatto che il bilancio di Cva sia parte del bilancio consolidato della Regione è per noi l'ennesima eloquente conferma di quanto sosteniamo da tempo e, cioè, che l'intero gruppo deve essere sottoposto alle già citate attività di "direzione e coordinamento" da parte della Regione, a prescindere dal fatto che questa società sia quotata in borsa. Il Governo sostiene una tesi diversa omettendo di esercitare quella doverosa e necessaria fase di indirizzo. Non condividiamo una serie di scelte fatte dalla dirigenza di Cva su cui pesa il silenzio del Governo regionale e che avranno delle ricadute delicate su tutta la collettività nel prossimo futuro.»