La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Valle d'Aosta ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di nove ex membri della giunta comunale di Aosta, tra cui l'allora sindaco Fulvio Centoz, e di due dirigenti comunali. I soggetti coinvolti dovranno risarcire un importo complessivo di quasi 15 mila euro, relativo alle spese sostenute per la realizzazione di una relazione di fine mandato, diffusa nel febbraio 2020. I giudici (Roberto Rizzi relatore, Maria Riolo presidente, Diego Maria Poggi componente) hanno stabilito che le spese per la preparazione (14.017,80 euro) e la stampa (954,65 euro) del documento costituiscono un danno erariale.
La relazione era stata preparata dalla società Acta consulting spa di Torino, ma secondo la sentenza non era prevista come obbligo per gli enti locali delle regioni a Statuto speciale. Nonostante ciò, l'amministrazione comunale di Aosta, avendo deciso di realizzarla, avrebbe dovuto rispettare le normative vigenti. La Procura regionale della Corte dei Conti ha evidenziato il carattere propagandistico del documento, ritenendo che esso "riportava contenuti all'evidenza propagandistici" più che una reale e oggettiva sintesi delle attività svolte.
Secondo i giudici, la relazione di fine mandato non solo mancava di oggettività e impersonalità, ma presentava anche una visione celebrativa dell'amministrazione comunale, con numerose foto dei membri di spicco della giunta e una narrazione enfatica dei risultati ottenuti. Inoltre, il documento non era stato redatto in conformità ai tempi stabiliti dalla normativa e non aveva ricevuto né la certificazione dall'organo di revisione né il vaglio della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, come ulteriore garanzia della correttezza delle informazioni divulgate.
Nella loro difesa, gli ex amministratori e dirigenti hanno negato che il documento avesse un contenuto inappropriato e hanno sottolineato l'assenza di colpa grave. Inoltre, hanno evidenziato che nessuno dei membri della giunta comunale coinvolti si era poi ricandidato alle successive elezioni.
Per le due delibere che avevano autorizzato sia l'incarico alla ditta torinese sia la successiva stampa di 100 copie della versione completa e 500 copie di quella sintetica, i condannati dovranno risarcire: Fulvio Centoz (2.692,45 euro), la sua vice Antonella Marcoz (2.010 euro), gli ex assessori Delio Donzel (2.010 euro), Luca Girasole (2.010 euro), Carlo Marzi (1.900 euro), Andrea Edoardo Paron (1.900 euro), Cristina Galassi (110 euro), Antonino Malacrinò (110 euro) e Jeannette Migliorin (110 euro). Inoltre, le dirigenti comunali Annamaria Tambini e Valeria Zardo dovranno risarcire rispettivamente 1.580 euro e 540 euro.