Un intervento di soccorso drammatico e intenso si è concluso oggi poco dopo le 19.30, portando in salvo un'escursionista francese bloccata al Col de la Seigne a 2400 metri di altitudine a causa di un trauma alla caviglia. L'incidente, avvenuto nel primo pomeriggio, ha messo alla prova la prontezza e la determinazione delle squadre di soccorso alpine valdostane.
Era circa le 16.00 quando la donna, impossibilitata a muoversi a causa del dolore, ha chiamato i soccorsi. Le condizioni meteorologiche avverse hanno reso impossibile l'intervento immediato con l'elicottero, nonostante diversi tentativi di avvicinamento da parte dei piloti, che hanno dovuto affrontare venti forti e scarsa visibilità.
Senza lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà, una squadra composta da tecnici del Soccorso Alpino Valdostano e da soccorritori del SAGF (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza) ha deciso di avviare un'operazione via terra. Affrontando il terreno impervio e le condizioni climatiche sfavorevoli, il team è riuscito a raggiungere l'infortunata.
Una volta sul posto, i soccorritori hanno stabilizzato la donna e l'hanno barellata, iniziando una discesa delicata e complessa verso una zona più sicura. La squadra è riuscita a portare la donna sotto al rifugio Elisabetta, a un'altitudine dove le condizioni meteorologiche e la visibilità erano sufficienti per consentire l'intervento dell'elicottero con il medico a bordo.
Il salvataggio si è concluso con successo grazie alla professionalità e al coraggio delle squadre di soccorso, che hanno dimostrato ancora una volta l'importanza di un sistema di emergenza efficiente e preparato. La donna, una volta raggiunta dall'elicottero, è stata trasferita all'ospedale per ulteriori cure, ma è fuori pericolo grazie all'intervento tempestivo e coordinato del Soccorso Alpino Valdostano e del SAGF.