È diventato imperativo che l'Amministrazione Pubblica Valdostana ponga rimedio a questa emergenza e faccia della risoluzione dei problemi del Personale Sanitario, in particolare degli infermieri, una priorità assoluta.
I dati preoccupanti riguardanti la fuga del personale sanitario dalla nostra regione, soprattutto dal settore pubblico, si accompagnano a una critica mancanza di giovani che intraprendono percorsi formativi nelle professioni sanitarie e al numero ancora più esiguo di coloro che li completano. A titolo esemplificativo, solo otto infermieri neolaureati sono stati registrati in Valle d'Aosta il 26 marzo scorso.
Attualmente, la nostra regione conta una media di 4,7 infermieri ogni 1.000 abitanti nel settore sanitario pubblico, mentre la media nazionale è di 6,2 infermieri ogni 1.000 abitanti, già al di sotto della media europea di 9,9 infermieri ogni 1.000 abitanti. Questo trend, se non invertito, metterà a repentaglio la capacità di fornire assistenza sanitaria di base alla popolazione valdostana, già oggi carente.
La carenza di personale infermieristico si riflette nella chiusura di posti letto ospedalieri, nella scarsa diffusione dei servizi territoriali e nella difficile implementazione dei servizi previsti dal Piano Regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025. È imperativo agire rapidamente per affrontare questa sfida, specialmente considerando gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che prevedono un aumento significativo delle prestazioni di assistenza domiciliare entro il 2026.
Per affrontare questa emergenza, la CGIL propone una serie di misure concrete, tra cui incentivi economici per gli aspiranti infermieri, esenzione dalle tasse universitarie, creazione di borse di studio e altre misure di sostegno per rendere la formazione in Valle d'Aosta più attrattiva ed accessibile. Tali investimenti avrebbero un impatto positivo a breve e lungo termine, garantendo un flusso costante di personale qualificato nel settore sanitario.
La FP CGIL e lo SPI CGIL si impegnano attivamente nell'elaborazione di proposte per migliorare la situazione, ma è urgente che vengano avviati tavoli di confronto con le parti sociali e politiche per affrontare questa crisi senza indugi. È essenziale che la politica valdostana adotti una visione lungimirante e concreta per la formazione universitaria in Valle d'Aosta, in modo da salvaguardare il Sistema Sanitario Regionale e garantire il diritto alla salute dei cittadini valdostani.