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ISTRUZIONE E FORMAZIONE | 07 marzo 2024, 16:38

INCONTRO DI ORIENTAMENTO ALLE PROFESSIONI SANITARIE

Venerdì 15 marzo 2024 dalle ore 15 alle ore 18 nella sede del Corso di laurea in Infermieristica “ex maternità” di Aosta

INCONTRO DI ORIENTAMENTO  ALLE PROFESSIONI SANITARIE

L’Assessorato regionale alla Sanità e l’Azienda USL Valle d’Aosta informano che il 15 marzo si svolgerà il secondo dei due incontri di orientamento dedicati alle Professioni sanitarie in vista del nuovo anno accademico 2024/2025. L’ingresso è libero.

Nella sede del Corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Torino alla “ex maternità” di Aosta (in via Saint Martin de Corléans 248, al 2° piano), ragazzi e famiglie potranno incontrare gli operatori sanitari che parleranno del percorso didattico e degli sbocchi occupazionali di queste professioni centrali per tutto il sistema di cura e assistenziale.

“Oggi più che mai le professioni sanitarie tutte rivestono un ruolo importante per raggiungere gli obiettivi delle recenti disposizioni ministeriali quali il DM 77/2022 e la Missione 6 del PNRR che obbligano le regioni a riorganizzare i servizi sanitari e i modelli di erogazione delle cure – dice la dott.ssa Laura Plati, Dirigente Professioni sanitarie SITRA (Servizio Infermieristico, Tecnico, Riabilitativo, della Prevenzione e della professione Ostetrica Aziendale) dell’Azienda USL Valle d’Aosta -. Le giornate di orientamento risultano quindi importanti occasioni per far avvicinare i giovani alle professioni sanitarie in un momento in cui devono decidere del loro futuro lavorativo”.  

Dalle ore 15:00 alle ore 18:00 si succederanno le presentazioni organizzate in slot da 15 minuti: infermieri, tecnici di radiologia, educatori professionali, logopedisti, fisioterapisti, tecnici di riabilitazione psichiatrica, ostetriche, assistenti sanitari, tecnici di laboratorio biomedico e tecnici della prevenzione.

Per quanto riguarda gli infermieri, il Coordinatore, i Tutor e gli studenti già iscritti al corso della sede aostana presenteranno l'offerta formativa, le modalità di accesso e di frequenza, i requisiti di ammissione, le prospettive professionali, le esperienze vissute nell’ambito del percorso di teoria e di tirocinio. Sarà l’occasione di confrontarsi con gli studenti che stanno terminando il percorso di studi, di visitare la struttura con le aule dedicate alle lezioni, ai laboratori e alle esercitazioni.

Il Corso di laurea in Infermieristica fa parte dell’Università degli Studi di Torino ma ha sede ad Aosta, consentendo ai valdostani di frequentare le lezioni teoriche e il tirocinio pratico vicino a casa. “Il numero limitato di studenti - dice la Coordinatrice del corso, Dott.ssa Stefania Lasciandare – permette una personalizzazione dei percorsi di apprendimento e un rapporto costante e diretto tra studenti, docenti e tutor”.

L'Assessore alla Sanità Carlo Marzi (nella foto a sn. con il Direttore genrale dell'Usl Massimo Uberti) sottolinea l'importanza cruciale di queste figure professionali nel mantenimento e nel miglioramento della salute pubblica. "Questi incontri rappresentano un'opportunità importante per i nostri ragazzi e le loro famiglie di immergersi nel mondo delle professioni sanitarie, scoprendo non solo il ricco percorso formativo offerto, ma anche le molteplici opportunità lavorative che ne derivano. La diversità delle professioni presentate durante l'evento evidenzia la complessità e l'interdisciplinarietà del settore sanitario, un settore in continua evoluzione e sempre alla ricerca di nuove competenze".

L’attenzione della Valle d’Aosta verso i percorsi di formazione alle professioni sanitarie è molto alta. Per il prossimo anno accademico 30 sono i posti riservati alla sede aostana del Corso di laurea in Infermieristica e 7 sono i posti riservati ai valdostani all’Università di Torino: 5 per il Corso di laurea per Tecnici radiologia e 2 per quello da Educatore professionale. "Questo – sottolinea l’Assessore - è un segnale forte del nostro impegno a garantire che i giovani della nostra regione abbiano accesso alle migliori opportunità formative e possano contribuire significativamente al sistema sanitario locale e nazionale".

red.

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