La multinazionale, attiva nel settore dei prodotti per l’infanzia, ha recentemente creato uno spot intitolato “Facciamo tutti un bel respiro”, il quale mostra due padri mezzo addormentati mentre osservano il loro bambino nella culla, in evidente difficoltà respiratoria. Tale pubblicità, secondo l'associazione Pro Vita & Famiglia, non solo nega la verità naturale e fondamentale che ogni individuo nasce da una madre e un padre, ma promuove implicitamente una pratica ritenuta barbara come l’utero in affitto, illegale in Italia.
L'utero in affitto, secondo Pro Vita & Famiglia, rappresenta un grave sfruttamento del corpo delle donne e alimenta un mercato disumano dei bambini. L'associazione considera inaccettabile che il servizio pubblico, finanziato da tutti i cittadini attraverso il canone, diffonda uno spot che propugna un'agenda ideologica, oscurando la figura materna e contribuendo a normalizzare una forma di schiavitù moderna. Di conseguenza, Pro Vita & Famiglia ha lanciato una petizione affinché Rai e Libenar ritirino immediatamente lo spot, definito vergognoso e promozionale della pratica dell'utero in affitto, la quale cancella la figura materna.
Anche l'eurodeputato della Lega Danilo Oscar Lancini si è unito alla critica dello spot, definendolo un'offesa alla figura materna e chiedendo pubblicamente che la Rai non trasmetta più tale pubblicità.
La reazione indignata di Pro Vita & Famiglia e di Lancini riflette un sentimento diffuso di preoccupazione riguardo alla crescente normalizzazione di pratiche contrarie ai valori fondamentali della società, inclusa la centralità della famiglia tradizionale composta da madre, padre e figli.