Un bilancio sicuramente positivo quello delle tre serate organizzate dal Rassemblement Valdôtain (RV) a Verrès (24 novembre), Pré-Saint-Didier (12 gennaio) e Aosta (17 gennaio) per presentare alla popolazione la proposta di legge statale n. 1/XVI recante disposizioni per l’istituzione di zone franche urbane e di montagna in Valle d’Aosta, depositata l’11 ottobre 2023 e ad oggi al vaglio della I Commissione consiliare.
Non un argomento di facile lettura e rappresentazione, su cui può essere detto tutto e il contrario di tutto, ma sul quale RV ha voluto mettersi in gioco direttamente presentando la sua proposta in forma di legge. Una “via breve” che permetterebbe, in caso di approvazione da parte del Consiglio Valle e del Parlamento italiano, di poter dare la facoltà alla nostra Regione di individuare comuni o porzioni di territorio interessate da fenomeni di spopolamento, desertificazione commerciale e industriale, complessità di accesso ai servizi pubblici, e di applicarvi importanti sgravi fiscali (sia in termini di IRES, IRAP che di tributi comunali, IVA, etc.) a favore di imprese già presenti in loco o di nuova costituzione.
Il tutto previa intesa con lo Stato centrale e definizione di un ammontare annuo “a disposizione” che la proposta di legge quantifica in 30 milioni di euro ed ipotizza di recuperare da una quota del contributo che annualmente la Regione stanzia nel proprio bilancio in favore della finanza pubblica (i.e. dello Stato italiano). Una cifra molto simile a quel “famoso” extragettito IMU che i nostri enti locali già versano a Roma. Una scelta voluta proprio per facilitare in qualche modo la (possibile) futura trattativa con lo Stato italiano, partendo per l’appunto da una voce contabile già (in qualche modo) “concorrente”.
Nel corso delle tre serate il dibattito diretto con la cittadinanza ha permesso di coinvolgere direttamente il pubblico e rispondere alle varie domande anche rappresentando gli effetti pratici dell’eventuale applicazione della legge con una serie di simulazioni. Inoltre, nel corso dell’ultima serata, perché lunghi e tortuosi percorsi come quello della zona franca non si possono affrontare senza considerare le radici storiche alla base di tutto, la presentazione della legge è stata introdotta da un inquadramento storico (tenuto da Mauro Caniggia Nicolotti) che ha ulteriormente permesso di capire le basi fondamentali su cui poggiano le prerogative dell’art. 14 del nostro Statuto speciale.
Rassemblement Valdôtain "ringrazia tutti coloro che hanno voluto partecipare alle serate, così come anche quegli amministratori comunali e rappresentanti delle categorie sociali che dalla presentazione della proposta di legge hanno voluto approfondirne i contenuti".
Spiega Stefano Aggravi, capogruppo di Rv in Conisglio Valle: "Le prossime settimane saranno fondamentali per il futuro della p.l. n. 1/XVI e ci auguriamo che in Consiglio Valle si possa trovare la più ampia convergenza sul tema, fatto che ne rafforzerebbe la portata anche e soprattutto nei confronti del Parlamento e del Governo nazionale.
Link alla legge: https://wdd.consiglio.vda.it/consiglio/ilaweb20.nsf/TestoAllegatoDownload.xsp/pub/XVI/2023/18275?kt=2023%24LEGAT%2418275%24TESTO%242















