Cardinale Matteo Zuppi, alla guida della Conferenza Episcopale Italiana, ha recentemente affrontato con profonda preoccupazione il tema dell'abbandono e dello spopolamento delle aree interne del nostro Paese. Le sue parole, ritenute di grande importanza secondo l'Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani (Uncem), sono un richiamo urgente alla riflessione su un problema cruciale: lo spopolamento non solo minaccia il tessuto sociale e culturale di queste zone, ma ha anche implicazioni più ampie sul futuro dell'intera nazione.
Il Cardinale Zuppi ha sottolineato il legame indissolubile tra il destino delle aree interne e il futuro complessivo del Paese, affermando che "se non c'è futuro lì, non c'è futuro altrove". Ha evidenziato la sua preoccupazione anche riguardo alle recenti alluvioni, attribuendole, almeno in parte, a un uso irresponsabile dell'ambiente e alla mancanza di adeguata manutenzione del territorio. Questa prospettiva allarga il quadro della problematica, collegando direttamente la sostenibilità ambientale all'esigenza di preservare e valorizzare le comunità locali.
Le parole del Cardinale si integrano con il richiamo del Presidente Mattarella, il quale ha già affrontato questo tema in varie occasioni, compresa la sua dichiarazione a Uncem lo scorso 4 dicembre. Questi appelli rappresentano un monito diretto a tutte le istituzioni, suggerendo la necessità di adottare misure concrete per affrontare le sfide complesse che i Sindaci dei territori rurali devono affrontare quotidianamente.
Come sottolinea Jean Barocco, Consigliere nazionale Uncem, l'Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani si offre nuovamente in prima linea per collaborare con la Conferenza Episcopale Italiana e contribuire a trovare soluzioni efficaci.
Inoltre, si sottolinea l'importanza di un approccio sinergico tra Chiesa, istituzioni pubbliche e civili per affrontare le criticità legate alle sperequazioni, all'assenza di servizi e di opportunità di lavoro nelle aree interne.
L'impegno della CEI e dei Vescovi, unito agli sforzi di Uncem, promuove un "Sinodo dei territori" finalizzato a risolvere le sfide e le disparità che caratterizzano le aree interne, contribuendo così a costruire un futuro più sostenibile e inclusivo per l'intera nazione.