La battaglia per un'educazione sessuale inclusiva nelle scuole è anche una lotta contro la pornografia in rete. Chi si oppone consapevolmente o inconsciamente a quest'educazione favorisce involontariamente l'espansione di fenomeni come la pornografia online. Allo stesso modo, coloro che ostacolano l'educazione sentimentale per contrastare il patriarcato, posizionando l'uomo al centro con il suo potere sulle donne e sulle differenze di genere, di fatto supportano i violentatori e gli abusatori. Chi non sostiene l'integrazione della sessualità nei programmi delle facoltà di medicina e psicologia dimostra un totale disinteresse per ogni progresso nella comprensione della salute sessuale e riproduttiva.
L'evento "LA MEDICINA AL MASCHILE TRA FERTILITÀ E MALATTIE SESSUALI", organizzato da Motore Sanità, pone l'attenzione sull'approccio clinico differenziato tra i sessi per le malattie dell'apparato sessuale e riproduttivo. Tuttavia, c'è ancora un divario evidente nell'attenzione verso la salute sessuale degli adolescenti maschi rispetto a quella delle loro coetanee femminili.
Secondo Luigi Godi di M3 Research Consulting, le ragazze affrontano il tema con maggior consapevolezza accompagnate dalla figura materna, mentre i ragazzi spesso si trovano ad affrontare da soli l'argomento, circondati da un contesto sociale spesso ostracizzante e disinformazione. La mancanza di visite preventive ha amplificato questo divario, lasciando gli adolescenti maschi senza un supporto clinico adeguato. La tavola rotonda cerca di colmare questa lacuna, offrendo un supporto professionale e strutture sanitarie che si dedicano all'educazione sessuale e alla prevenzione delle malattie sessuali per i ragazzi.
Andrea Isidori, Presidente della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS), sottolinea che oltre un terzo delle problematiche di infertilità coinvolge direttamente l'uomo, spesso causate da condizioni sviluppatesi durante l'adolescenza. Questo ritardo nella diagnosi deriva da un'inadeguata attenzione verso la salute sessuale e riproduttiva maschile sin dalla giovane età, a differenza della consapevolezza che si crea nelle donne grazie alla diffusione del ginecologo sul territorio. Il sistema educativo non motiva i ragazzi a sottoporsi ai controlli di prevenzione, creando un vuoto culturale e socio-sanitario che va colmato con iniziative di sensibilizzazione, informazione e prevenzione.
Emmanuele Jannini, Presidente dell'Accademia Italiana della Salute della Coppia (AISC), sottolinea l'importanza di un'educazione sessuale a livello scolastico e universitario. Egli sostiene che chi si oppone all'inclusione di questi temi nell'istruzione è contro ogni forma di miglioramento nella salute sessuale e riproduttiva della popolazione. La medicina della sessualità deve essere resa obbligatoria nelle scuole di medicina di tutto il paese, altrimenti si perpetuerà un divario culturale e sanitario che comprometterà la salute delle future generazioni."
Questa versione enfatizza maggiormente l'importanza dell'educazione sessuale, la necessità di una maggiore consapevolezza nella salute sessuale maschile e il ruolo critico dell'istruzione nella promozione della salute riproduttiva e sessuale. (fonte motosre sanità)












