Festeggiati a Roma, a Palazzo Pallavicini Rospigliosi, lunedì 23 ottobre scorso i 30 anni del Movimento Turismo del Vino, conosciuto soprattutto per la manifestazione "Cantine aperte" che si tiene l'ultima domenica di maggio di ogni anno e che ha fatto dell'enoturismo la sua missione.
Una giornata dedicata a questa importante realtà associativa che vale 2,65 miliardi di euro di fatturato stando al Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano. In occasione delle celebrazioni per i traguardi raggiunti dall'associazione, prossima alle 800 cantine associate in tutta Italia, sono state premiate le cantine che si sono distinte.
Le cantine valdostane che si aggiudicano i riconoscimenti nell'ambito del trentennale sono: Maison Agricole D&D nella categoria Cantina piccola con accoglienza famigliare – "Ospitalità e racconto", le Caves Cooperatives de Donnas per la categoria Brand famoso/ Marchio storico – "Memoria e Tradizione" e infine l'Azienda Agricola Pianta Grossa – Cantina con organizzazione di Incoming – "Wine experience".
In occasione delle celebrazioni sono intervenuti, tra gli altri Donatella Cinelli Colombini ideatrice del Movimento Turismo del Vino, l'attuale presidente nazionale Nicola D'Auria, l'onorevole Ylenja Lucaselli in rappresentanza del Ministro Francesco Lollobrigida, Giancarlo Righini, assessore all'Agricoltura, sovranità alimentare, parchi e foreste e al Bilancio della Regione Lazio.
Con l'occasione è stata presentata l'Indagine Nomisma Wine-Monitor che ha approfondito, su un campione di 265 aziende, il profilo delle cantine turistiche in Italia da cui è emerso che il 39% delle cantine si dichiara piccola con accoglienza familiare e il 14% di rilevanza storica, architettonica e artistica.
"La realtà valdostana ha certamente una percentuale maggiore" spiega Stefano Celi referente MTV Valle d'Aosta, presente all'evento, "e proprio perché le nostre cantine sono delle piccole realtà a gestione prettamente famigliare che lavorano in un contesto bellissimo e difficile è importante che ci apriamo all'esterno, che facciamo conoscere il nostro lavoro e i nostri vini. L'accoglienza in cantina è un momento importante per far conoscere le nostre realtà ai Wine-lovers, specialmente in una regione come la nostra ad alta affluenza turistica. Potersi confrontare con altre realtà italiane e far parte del Movimento Turismo del Vino è sicuramente un atout importante per migliorare i nostri standard di accoglienza."