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AMBIENTE | 18 ottobre 2023, 12:56

La "Matterhorn Cervino Speed Opening": una corsa sfacciata verso la discordia tra Zermatt e Cervinia

Questo supposto capolavoro delle competizioni di sci in alto, additato come la sfida altimetrica suprema del circuito di Coppa del Mondo, è un'ossessione che trasuda eco-disastro

foto di Sébastien Anex tratta da TVSVIZZERA.IT

foto di Sébastien Anex tratta da TVSVIZZERA.IT

Sì, stiamo parlando della gara transfrontaliera di discesa libera, un colpo improvvido che connette Zermatt e Cervinia, ma a quale costo? Zermatt e Cervinia, ora più vicine che mai grazie a una funivia, sembrano unirsi in una sinistra armonia con il Cervino.

Con la creazione di questo imponente comprensorio sciistico di 540 chilometri, si avvicinano inesorabilmente al titolo di secondo più grande al mondo. Ma a che prezzo?

L'11 novembre, verrà inaugurato questo cantiere ecologico travestito da gara di Coppa del Mondo di sci, progettato dal campione Didier Défago. Tuttavia, l'inaugurazione era già stata programmata per l'anno scorso, ma il caldo eccessivo ha fatto desistere.

Adesso, il "Gran Becca" è pronto a scendere dai 3800 metri in Svizzera fino ai 2865 metri in Italia. Un percorso privo di sfide tecniche significative, ma che permette agli atleti di toccare velocità incredibili fino a 135 km/h, con tanto di salti a coronare la follia.

Ma il 66% del tracciato si sviluppa sul ghiaccio del Teodulo, che è già in uno stato precario a causa del riscaldamento globale. Escavatori divorano avidamente il ghiaccio, sconvolgendo le aree protette e ignorando il buon senso ecologico.

Le autorità dovrebbero sanzionare questo scempio, ma il Comune svizzero rimane in silenzio.

Il comitato organizzatore di Zermatt nega le accuse, ma il dubbio rimane.Anche alcuni atleti sollevano il sopracciglio di fronte a questa follia ecologica. L'anno scorso, il vicecampione olimpico francese Johan Clarey l'ha definita senza senso. Quest'anno, Alexis Pinturault sostiene che gareggiare all'inizio di novembre in Europa sia privo di senso.

Gli organizzatori cercano di giustificare il loro gesto disperato, ma le argomentazioni sulla sostenibilità sono fiacche e cedono sotto il peso delle evidenze.

La priorità sembra essere il denaro e la gloria, non la preservazione dell'ambiente.

Questa gara redditizia fa impazzire gli organizzatori, ma a quali costi? Indipendentemente dalla cifra esatta, la "Matterhorn Cervino Speed Opening" vale più di 100 milioni di franchi in pubblicità, e l'emergenza climatica sembra essere una preoccupazione trascurabile.

Nel frattempo, il vincitore e la vincitrice intascheranno 60'000 franchi ciascuno, ma dovranno dividerli tra due paesi, come simbolo di divisione fiscale in un mondo che sembra sempre più contrario agli eventi sportivi che trascurano l'ambiente.

Zermatt e Cervinia, unite dalla discordia, stanno aprendo una breccia nella loro reputazione ambientale, tutto in nome del profitto. E mentre le funivie e le gare sciistiche uniscono, il dissenso cresce tra coloro che si preoccupano per il nostro pianeta. 

red/cht

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