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ATTUALITÀ | 10 agosto 2023, 16:10

ADU VDA: Sostegno al direttivo dimissionario dell’Istituto storico della Resistenza

L’Istituto valdostano fa parte della rete dei circa 60 Istituti storici italiani riconosciuti dal Ministero che hanno come scopo precipuo la ricerca storica e la sua divulgazione, in particolare presso le nuove generazioni

ADU VDA: Sostegno al direttivo dimissionario dell’Istituto storico della Resistenza

"Le manovre dell’assessore Guichardaz sull’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta sono incomprensibili e inaccettabili". Lo si legge in una nota diffusa da Ambiente Diritti Uguaglianza in Vda - Adu.

"L’Istituto storico - speiga - è un’associazione privata fondata ad Aosta nel 1974 da un gruppo di ex partigiani; vive grazie a un irrisorio finanziamento pubblico, dato l’interesse comunitario, in nome della Resistenza al nazi-fascismo per cui la Valle d’Aosta ottenne la medaglia d’oro al valor militare. L’Istituto valdostano fa parte della rete dei circa 60 Istituti storici italiani riconosciuti dal Ministero che hanno come scopo precipuo la ricerca storica e la sua divulgazione, in particolare presso le nuove generazioni".

L’Istituto - sostiene Adu - è  tenuto a entrare nelle classi al fine di approfondire, in collaborazione con i docenti, questioni specifiche di storia locale da inserire in un quadro nazionale e internazionale. È a tal fine che molti docenti, negli anni, si sono avvicendati presso l’Istituto di Aosta ottenendo un distacco temporaneo da scuola per mettere al servizio dei giovani e dei colleghi le loro specifiche competenze di ricercatori e formatori, anche assumendo la direzione, in stretta collaborazione con il direttivo eletto dall’assemblea dei soci e il suo presidente".

Nel 2015 era già stato diminuito il numero dei distacchi da 3 a 2 e ora l’assessore vorrebbe conservarne solo 1, sopprimendo la figura indispensabile del direttore.

"Non pensa invece - rimarca Adu - all’urgenza di rimettere mano ad un bando che non è più stato rinnovato dal maggio 2018, impedendo così a nuovi docenti di mettersi in gioco, ma intende mantenere un solo distacco sebbene abbia ampiamente superato il limite consentito ad un mandato".

Il movimento politico auspica che "l’Istituto Nazionale Parri, che coordina la rete degli Istituti, intervenga quanto prima per evitare gravose conseguenze sulla frequentazione della storia contemporanea locale ma non solo, sempre più fondamentale per preparare anche i giovani valdostani alla cittadinanza attiva, a vivere in una società complessa".

red.

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