Impegnare il Presidente della III Commissione consiliare ad affrontare in Commissione il progetto del condominio dell'Arco d'Augusto durante un’audizione degli assessori competenti e del rispettivo personale dirigente, per relazionare sull’iter autorizzativo agli effetti delle norme regionali in ambito urbanistico e dei pareri di competenza degli organi regionali.
E’ l’obiettivo di una mozione c del gruppo Progetto Civico Progressista che nei fatti porta al attenzione del Consiglio Valle il progetto per la costruzione di un palazzo che nei fatti cambierà il volto dell’imbocco est di via Sant’Anselmo ad Aosta lato nord.
Della cosa ne ha già discusso, il Consiglio comunale di Aosta nel corso dell’adunanza del 25 maggio. In particolare i consiglieri comunali di Aosta appartenenti ad Area Democratica Gauche Autonomiste, Luciano Boccazzi e Diego Foti, hanno esplicitato e cercato di far chiarezza rispetto alla questione sollevata dalla mozione del Consigliere comunale Togni sul progetto del condominio "vista mare" all’Arco di Augusto” che ha ottenuto il parere positivo della Soprintendenza ai beni culturali, ma è stato bocciato per molte volte dalla commissione edilizia.
Grazie agli approfondimenti condotti in sinergia con la Consigliera regionale, Erika Guichardaz, hanno precisato: “che, a differenza di quanto emerso nel dibattito in Consiglio comunale, non si tratta solo degli ampliamenti volumetrici del piano casa, ma vi sono diverse cose che andrebbero approfondite in Commissione, attraverso la messa a disposizione degli atti e ad un confronto con la struttura comunale competente e la Commissione edilizia”.
A detta dei consiglieri Boccazzi, Foti, Minelli e Guichardaz “dai pareri della Soprintendenza emerge, che le opere proposte sono sufficientemente compatibili, ma rispetto a queste vi sono comunque delle richieste di modifica e comunque la verifica del rispetto di tutte le prescrizioni derivanti dalla legge regionale n. 24 del 2009, dalla vigente legge urbanistica, dalle norme del piano regolatore e dalle varie norme di settore rientrano nella sfera delle competenze del Comune”.
Da questo la questione è portata all’attenzione del Consiglio Valle. A destare le maggiori perplessità riguardano l’altezza della costruzione, la deroga rispetto all'obbligo di costruzione del manto di copertura in lose di pietra prevista dalla legge regionale n. 13/2007, la destinazione d’uso delle unità immobiliari, il numero dei posti auto nelle autorimesse che sono realizzate in una zona pedonale.
Il tutto è nato dalla mozione del gruppo comunale della Lega, a firma di Sergio Togni, Bruno Giordano e Sylvie Spirli, che chiedevano chiarimenti sulla realizzazione del condominio che, “utilizzando gli ampliamenti volumetrici previsti dal piano casa, che sembra prevedere quattro/cinque piani con ampi balconi e un piano terra destinato ad attività commerciali, con il suo impatto architettonico sulla città, sta mobilitando l’opinione pubblica, i media e pure il Consiglio Regionale”.